TRAMA
RECENSIONI
Al Festival Iceberg, la giuria ha giustificato la segnalazione per “La freschezza e l’originalità di un soggetto dal montaggio vincente”. Non è poco in un panorama nostrano asfittico. Ma di nostrano (per fortuna?) nell’italo-brasiliano Mutti c’è poco: il suo corto, girato in miniDV, si anima nei colori (corretti in post-produzione) e nella vitalità della favela brasiliana di Itacaré, Bahia, dove è ambientato (realtà povera, sì, ma senza piangersi addosso). Con gli stilemi della fiaba edificante, fra bambini, marachelle, capoeira, macumba e percorsi di crescita, non era facile dirigere due piccoli attori non professionisti, cogliere lo spirito vivace di un’altra cultura (il montaggio “vincente”) e, a livello puramente drammaturgico, saper risolvere la morale “Fare la cosa giusta ripaga” con la semplice scena finale del pollo che va al…ladro. Simpatico, immaginifico (l’incubo del protagonista…), irresistibile nel suo ritmo di tamburi e quando parte la bella canzone finale, scritta per quest’opera prima da Yanez Servadei. Mutti sarà il nuovo Adolfo Celi (per il suo contributo all’industria dello spettacolo brasiliano)?