Commedia, Recensione

DOCTOR DETROIT

TRAMA

Professore di letteratura in uno scalcinato liceo, Clifford diventa amico del pappone Smooth e delle sue ragazze: quando scopre che il primo deve dei soldi a un malavitoso, accetta di indossare i panni del fittizio criminale Doctor Detroit per aiutarlo.

RECENSIONI

Il primo film di Dan Aykroyd senza John Belushi è piaciuto più agli spettatori, che hanno evitato si trasformasse in un flop, che alla critica impietosa, cosa che non è stata indifferente per la carriera cinematografica del giovane Michael Pressman, visto che le aspettative erano ben altre e prevedevano, come si intuisce dai titoli di coda, un seguito. Com’era doveroso aspettarsi in un film di Aykroyd, l’elemento musicale non è secondario: se appare James Brown ed esegue "Get Up Offa That Thing/Dr. Detroit", i Devo sciorinano, in colonna sonora, "Theme from Doctor Detroit" e "Luv-Luv". Certi tocchi sono geniali (e inaspettati, come la citazione della trilogia di Satyajit Ray) ma l’assembramento è un colabrodo. Se non altro, Aykroyd è riuscito ad avere successo con lo scambio di ruolo nel coevo (solo per uscita) Una Poltrona per Due: ha anche trovato l’amore sposando, fuori dal set, Donna Dixon.