DO VISÍVEL AO INVISÍVEL

Anno Produzione2008

TRAMA

Due amici portoghesi si incontrano nel cuore di San Paolo in Brasile. I due tentano di conversare ma sono continuamente interrotti dallo squillo dei loro cellulari; così, per riuscire a comunicare, si telefonano e parlano della vita e del suo ritmo travolgente.

RECENSIONI

Sette minuti per dire che il parossismo comunicativo di questi anni nasconde un paradossale ostacolo alla comunicazione spicciola, a quel contatto umano, intimo e immediato, che viene interrotto e sporcato di continuo da quello mediato. Il maestro descrive questa tendenza facendo ricorso a un divertissement che glissa la predica in virtù di un tocco mai così leggero e brillante. Né rinuncia al suo eloquio De Oliveira: la conversazione tra i due amici protagonisti, avente ad oggetto proprio il degrado dell'umanità al quale il progresso non pare arrecare alcun giovamento (anzi), avviene con la forbitezza innaturale che è propria dell'autore. Forse c'è un po' di spocchia ed emerge una morale un po' facilona, ma la demonizzazione del cellulare è più simbolica che effettiva, assurge a sintomo di un malessere, di quella che l'autore stesso definisce “artificializzazione della società” e - dato da non sottovalutare e che dà conto della lucidità del centenario regista - viene operata dai protagonisti attraverso l'uso del mezzo stesso, mostrando quella deriva onanistica che la tecnologia innesca spesso e volentieri.
Girato in HD (notabile, stante il tema).