Drammatico, Recensione

DIMENTICARE PALERMO

NazioneItalia
Anno Produzione1990
Durata100’

TRAMA

Candidato a sindaco di New York, antiproibizionista, Carmine Bonavia fa il viaggio di nozze a Palermo, per ritrovare le proprie origini.

RECENSIONI

Francesco Rosi torna a parlare di criminalità siciliana, con le consuete enfasi nel messaggio politico/civile (riassumibile nella necessaria liberalizzazione delle droghe) ma intrigando nel descrivere l’influenza della cultura mafiosa sul protagonista e sorprendendo in certi toni quasi surreali, di chiara matrice tonino-guerriana (sceneggiatore). Non possiede però il giusto sguardo per discernere o miscelare realismo drammatico e onirismi, finendo col restituire un’opera più vacua che lirica, spesso impantanata in meccanismi banali e grossolani nel dipingere tradizioni culturali, complotti politici e figure di potere. Per fortuna c’è anche la sua grande capacità di imprimere ritmo e sangue al pamphlet etico che si chiude ambiguamente, fra cinismo e speranza. Buona la prova di Jim Belushi, citazioni de Il Gattopardo di Luchino Visconti e del suo Le Mani sulla Città (l’inaugurazione dell’edificio da parte del politico).