TRAMA
In un paese dell’America Latina, Santiago Nasar viene ucciso di mattina. Una morte annunciata: i Vicario dichiaravano apertamente che lo avrebbero ucciso per vendicare l’onore perduto della sorella Angela.
RECENSIONI
Francesco Rosi è un autore poco adatto alle iperboli liriche di Tonino Guerra: traducono in modo approssimativo Gabriel Garcia Marquez, con piglio abbastanza vacuo ed esteriore, con gli interpreti che non sanno bene se dare un’impronta realistica/drammatica (Rosi) o allegorica/sospesa (Guerra) ai loro personaggi. Ha grandi potenzialità la riflessione morale che si sovrappone alla cronaca ma la responsabilità collettiva denunciata non ha il giusto vigore per imprimersi nella memoria. Anche qui, come nel cinema di Anghelopulos (non a caso frequentato da Tonino Guerra), diventa fondamentale il fattore Tempo, nel rispetto dell’assenza di dialoghi e degli eterni ritorni del testo originale.