Bellico

COLPO DI MANO A CRETA

Titolo OriginaleIll met by Moonlight
NazioneGran Bretagna
Anno Produzione1956
Genere
Durata104’

TRAMA

Seconda Guerra Mondiale: un maggiore inglese organizza nell’isola di Creta il rapimento di un generale tedesco. Con i compagni d’armi attraversa a piedi le montagne, inseguito dal nemico.

RECENSIONI

È l’ultima collaborazione registica del leggendario duo, purtroppo sottotono e modesta: ancora un soggetto bellico e un esercizio di stile nel girare (quasi) tutto in location originali notturne, ma è forte la sensazione della ripetizione stanca, non solo di un loro fortunato filone ma anche di un cinema di genere cui non riescono a donare, come in altre prove, un valore aggiunto con bizzarre invenzioni estetiche e di scrittura. Di film propagandistici, ambientati nella Seconda Guerra Mondiale ed esaltanti la virtù dei partigiani locali è piena la cinematografia anglosassone e il loro racconto non offre sempre la tensione necessaria, impostato com’è quale trionfo annunciato (prevedibile il trucco della moneta). La suspense, comunque, funziona durante il rapimento in auto e nelle scene dei posti di blocco da passare indenni, ed è puntuale il ritorno della loro poetica: la precisa scelta etica di lasciare fuori campo la violenza, privilegiando confronti di ingegno e non di forza, tesi più a ridicolizzare il nemico piuttosto che demonizzarlo (vedi Gli Invasori - 49° Parallelo); l’intento di insegnare il rispetto fra i contendenti, da cui un disegno dei nazisti che non può esaurirsi nel tratto da belve feroci. L’altra faccia della medaglia di quest’impostazione, però, porta ad omettere anche ipocritamente i risvolti tragici ed inquietanti della guerra (esempio: la sceneggiatura accenna e glissa sulle rappresaglie ai danni dei civili), consegnando un falso storico e, al contempo, depotenziando il valore del canto di vittoria (quello dei cretesi, folkloristico e in sottofondo). Altro loro tratto distintivo è l’umorismo testuale che si sposa al realismo figurativo (il servigio alla bellezza dell’isola), ma il gioco è meno raffinato e sottile che altrove, psicologie in cliché comprese. Era da approfondire anche il parallelo fra Storia e mitologia: il generale nemico che semina “indizi” come Arianna nel labirinto (anche se citano Pollicino), il monte natio di Giove, l’Odissea di Omero.