Commedia, Recensione

COFFEE AND CIGARETTES

TRAMA

Al tavolino di un bar, sorseggiando caffé, fumando sigarette.

RECENSIONI

C&C riunisce alcuni corti girati dal regista in diversi anni (il più vecchio, protagonista Roberto Benigni, risale al 1986, l'epoca di Daunbailò), una serie di quadretti che ritraggono la strana umanità jarmushiana, placidamente persa nel gusto della conversazione oziosa, nel voluttuoso mix di fumo e caffeina. Si passa dal memorabile duetto tra Iggy Pop e Tom Waits (all'epoca vincitore a Cannes di un premio per il miglior cortometraggio), in cui i due vecchi marpioni si prendono sublimemente per il culo, al face to face tra una diva e sua cugina (entrambe interpretate da Cate Blanchett), al surreale, e piuttosto divertente, duetto tra Meg e Jack White (sì, proprio i White Stripes). I piccoli schetch, non tutti riusciti (in alcuni pesa un artificio che sconfina ben presto nella noia), compongono una discontinua sinfonia, vagamente esistenzialista, in cui il chiacchiericcio ameno e un po' demenziale va dalla nicotina ad Elvis, dalle innovazioni introdotte da Nikola Tesla alla preparazione di un té all'inglese. Ambienti essenziali, camera fissa: Jarmush con pochi schizzi ci offre uno spaccato del suo mondo disseminando nella scena, di volta in volta, piccole tracce e citazioni (gettate uno sguardo ai quadri alle pareti) e invitando alcuni amici a divertirsi con lui: Bill Murray, Steve Bushemi, Alfred Molina tra gli altri. Il bianco del fumo e il nero del caffé sono la cifra costante di un work in progress minimalista che (pare) continuerà.