Animazione, Sala

CATTIVISSIMO ME 2

Titolo OriginaleDespicable me 2
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2013
Durata98'

TRAMA

Gru è diventato un bravo papà e vive felice con le tre figliolette adottive. Ma qualcun altro è intenzionato ad attentare al mondo e la Lega Anti Cattivi non può che chiedere aiuto proprio all’ex supercattivo per contrastarlo.

RECENSIONI

Tenerissimo me

Anche Cattivissimo me, come L'era glaciale, Toy story, Madagascar e Shrek è diventato un marchio di indiscutibile solidità. Lo dimostra il fatto che i suoi personaggi sono già icone con vita in parte indipendente dalle pellicole. Rassicura però osservare come questo sequel sia capace di offrire una freschezza ed un livello qualitativo non inferiori a quelli dell'originale.
Non era facilissimo considerando che la storia appariva più che conclusa ed il suo elemento cardine - cattiveria-conversione - esaurito.
Ritroviamo infatti i protagonisti come ce li aspettavamo, tra unicorni morbidosi e feste senza fine, con un papà adottivo che non si vergogna neppure di impersonare una principessa.
La propulsione comica garantita nel primo capitolo dalla cattiveria del protagonista e della sua banda viene qui sostituita dal rafforzamento del suo ruolo di improbabile eroe casa e famiglia dal grande cuore, pronto a salvare il mondo da un cattivo vero (o quasi).
La svolta narrativa del nuovo film non è più nella redenzione del cattivo, conquistato dalla tenerezza delle tre bambine, bensì nella capitolazione dello scapolo terrorizzato (come ci rivelano scorci del suo passato adolescenziale) ed impenitente. Si completano così il percorso affettivo di Gru e la composizione della famiglia classica, con le bambine che guadagnano anche la sospirata mamma.

Con queste semplici trovate narrative Cattivissimo me 2 è ancora un mix riuscito di gag comiche ed azione, di tenerezza e buoni sentimenti resi appetibili dalla simpatia di personaggi imperfetti.
Il personaggio della Lei, pur non facendo vere scintille, è peperino e goffo come il genere richiede, una Olivia che si esprime molto più nella fisicità che a parole e rimane, quasi più dei Minion, un cartone animato.
Più ancora che nel numero uno, i Minions si prendono spudoratamente la scena, rubandola persino ad un carattere notevole come Gru. Rendono "loro" il film mille piccole gag, efficaci anche quando minimaliste, ed una caratterizzazione comica parcellizzata sui tanti per un'unica personalità: giocosa, infantile, candida, risoluta, pasticciona, iperattiva, tenera, buffa, incrollabilmente positiva. Non è un caso che si stia lavorando ad uno spin off tutto loro.
Restano per forza di cose in secondo piano anche i nuovi personaggi introdotti, nonostante il potenziale brillante dei malvagi. Il grande cattivo di turno è un classico messicano villoso e caciarone che incute poco timore, suo figlio un mini Banderas dal fascino latino che conquista la maggiore delle tre sorelline infliggendo a Gru la prima gelosia paterna.
La "riflessione" sulla cattiveria in questo sequel latita un po' rispetto al primo film che rivelava con flashback l'origine delle pulsioni negative di Gru e gli contrapponeva un prototipo di villain nerd da psicanalisi. Solo l'anziano scienziato - altra grande trovata comica - braccio destro di Gru mostra come possa essere piacevole cedere alla malia dei complotti malvagi, piuttosto che produrre marmellose e gelatine, fino a quando però l'affetto per la famiglia non si dimostra più forte.
Tutto bene dunque, anche se non è Toy story 3. Il divertimento non manca ed è quasi impossibile non guardare con simpatia questo film.
Sempre deprecabile, invece, l'inutile abitudine italiana di affidare il doppiaggio, anche di personaggi importanti, nei film d'animazione a non attori. Max Giusti e Neri Marcorè infatti non sfigurano, mentre Arisa (Lucy) rivela alla prima frase di fare un altro mestiere.
Titoli di coda a tutti Minion pensati, come nel primo capitolo, appositamente per giustificare il prezzo del 3D e fare contenti i più piccoli.