Commedia, Fantasy, Recensione

CASPER

Titolo OriginaleCasper
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1995
Durata100'

TRAMA

Ereditata una villa, donna avida ed il suo compare ingaggiano uno “psichiatra di fantasmi” per esorcizzarla dagli spiritelli che ospita, fra cui il tenero Casper, che tenta in tutti i modi di diventare amico della figlia del medico.

RECENSIONI

Spesso ci si scherma dietro l’alibi del “cinema per bambini” per giustificare stesure svogliate e superficiali: questa sceneggiatura riesce, al contempo, ad essere banale e strampalata, comunque incapace di un umorismo/cuore all’altezza del budget sostanzioso per gli ottimi effetti speciali e le scenografie gotiche. Scarseggiano le invenzioni gustose, ci si imbratta di zucchero appiccicoso, cercando di congiungerlo alla cupa giovialità de La Famiglia Addams (di cui ritroviamo la giovane e brava Christina Ricci) e alla voglia di “contatti extra” di Steven Spielberg (produttore esecutivo che presta tutto il suo cast tecnico), con tanto di edificante morale e riflessioni sulla morte alla portata dei più piccini. L’esordiente Brad Silberling non ha le doti compositive/figurative di Barry Sonnenfeld: figlio di un produttore televisivo, regista di serial, ha una tecnica pesante, é greve anche nel trattare la materia, fra passo lasco e ripetitività. Trasforma lo “Spielberg’s touch” in schematismi e prosaicità, denudandone le fonti primarie in brutta copia, prime fra tutte i lungometraggi animati della Disney (i tre fantasmi burloni sono pallide apparizioni rispetto ai grandi e buffi cattivi della Casa), inesperto nel creare il giusto mood di meraviglia e favola che, caoticamente, finisce solo per citare (Cenerentola e Pinocchio contaminati con Apocalypse Now e il Frankenstein della Universal!). Non un gran servizio, quindi, al simpatico personaggio creato in un libro per bambini da Joe Oriolo, diventato poi cartone animato nel 1945 e, a seguire, serie a fumetti: stupisce (anche se Silberling ha un passato tenebroso: la sua fidanzata Rebecca Schaeffer venne uccisa da un fan) che gli autori incupiscano il tutto con temi e toni gravi, dopo aver fatto “buca” con melassa, stramberie (lo psichiatra di fantasmi?) e gag mediocri, salvate in extremis da estrosi camei (Dan Aykroyd vestito da Ghostbusters, Clint Eastwood, Mel Gibson, il Guardiano della Tomba…) e dalla verve di Eric-Monty Python-Idle.