TRAMA
Ereditata una villa, donna avida ed il suo compare ingaggiano uno “psichiatra di fantasmi” per esorcizzarla dagli spiritelli che ospita, fra cui il tenero Casper, che tenta in tutti i modi di diventare amico della figlia del medico.
RECENSIONI
Spesso ci si scherma dietro l’alibi del “cinema per bambini” per giustificare stesure svogliate e superficiali: questa sceneggiatura riesce, al contempo, ad essere banale e strampalata, comunque incapace di un umorismo/cuore all’altezza del budget sostanzioso per gli ottimi effetti speciali e le scenografie gotiche. Scarseggiano le invenzioni gustose, ci si imbratta di zucchero appiccicoso, cercando di congiungerlo alla cupa giovialità de La Famiglia Addams (di cui ritroviamo la giovane e brava Christina Ricci) e alla voglia di “contatti extra” di Steven Spielberg (produttore esecutivo che presta tutto il suo cast tecnico), con tanto di edificante morale e riflessioni sulla morte alla portata dei più piccini. L’esordiente Brad Silberling non ha le doti compositive/figurative di Barry Sonnenfeld: figlio di un produttore televisivo, regista di serial, ha una tecnica pesante, é greve anche nel trattare la materia, fra passo lasco e ripetitività. Trasforma lo “Spielberg’s touch” in schematismi e prosaicità, denudandone le fonti primarie in brutta copia, prime fra tutte i lungometraggi animati della Disney (i tre fantasmi burloni sono pallide apparizioni rispetto ai grandi e buffi cattivi della Casa), inesperto nel creare il giusto mood di meraviglia e favola che, caoticamente, finisce solo per citare (Cenerentola e Pinocchio contaminati con Apocalypse Now e il Frankenstein della Universal!). Non un gran servizio, quindi, al simpatico personaggio creato in un libro per bambini da Joe Oriolo, diventato poi cartone animato nel 1945 e, a seguire, serie a fumetti: stupisce (anche se Silberling ha un passato tenebroso: la sua fidanzata Rebecca Schaeffer venne uccisa da un fan) che gli autori incupiscano il tutto con temi e toni gravi, dopo aver fatto “buca” con melassa, stramberie (lo psichiatra di fantasmi?) e gag mediocri, salvate in extremis da estrosi camei (Dan Aykroyd vestito da Ghostbusters, Clint Eastwood, Mel Gibson, il Guardiano della Tomba…) e dalla verve di Eric-Monty Python-Idle.