Cartolina da Cannes (20 maggio)

BorgmanCosa pensare di questa ennesima variazione sul tema di Teorema (o meglio: Funny Games), in cui un gruppo di paria che vivono sottoterra, a quanto pare non privi di poteri sovrannaturali, si infiltra nella tranquillità di una famiglia alto-borghese e vi porta avanti un piano diabolico, minuziosamente architettato, con fini misteriosi e sinistri?
_x000D_Bisogna innanzitutto notare che a differenza di Funny Games si avverte un forte sottotesto allegorico di matrice politica. I tempi sono cambiati. Funny Games, 1997, può legittimamente essere visto come l'inaugurazione di una fase del cinema di Haneke che, col senno di poi, ha finito per essere negli ultimi quindici anni una perfetta immagine allo specchio dell'ideologia dell'establishment dell'Unione Europea: l'arte contemporanea detta l'agenda del cinema come la finanza prevarica l'economia cosiddetta reale, con la benedizione di un liberalismo borghese di sinistra che si chiude compiaciuto nel circolo vizioso dell'autoindulgenza che l'ammissione sincera delle proprie colpe e della propria cattiva fede non fa che rinforzare.
Ecco: Borgman riprende quel medesimo filo, ma stavolta alla fine della parabola dell'Unione Europea anziché al suo inizio. L'intervento dei misteriosi paria a sconvolgere tutto affinché tutto, in fondo, rimanga come prima, allegorizza abbastanza apertamente l'emersione recente, in Europa, dei cosiddetti “populismi”, ovvero di forze che si dicono opposte all'establishment vigente ma la cui agenda politico-sociale è in ultima analisi del tutto sovrapponibile a quella dell'”avversario”. Si tratta dunque, piuttosto, di una sorta di mutazione interna, di escrescenza omeopatica del sistema: è come se il design, forma simbolica d'elezione di quel potere prettamente e strettamente gestionale (ed evidente ispirazione principale dell'assetto visuale del film), si rivoltasse contro quest'ultimo: la banda di strani eversori è una banda di giardinieri, e attraverso la loro spietata organizzazione del tempo (cioè dell'azione, di cui hanno le redini) soppiantano la spietata organizzazione dello spazio della famiglia asserragliata nella villetta, per sostituirgli la stessa identica organizzazione, ma con il vuoto dentro.
_x000D_La notte dei designer viventi? Forse. Quello che è sicuro, è che la banda che sconvolge la coppia benestante chiaramente ripartita tra (maschile) destra affarista e (femminile) sinistra radical chic, finisce per mettere la seconda (alla quale, pure, non viene davvero risparmiato niente) davanti al deserto lasciato da una distruzione che vorrebbe porsi come rigenerante.