CARTOLINA DA CANNES (15/05/2018) – Pawlikowski e il punto sul concorso

Sguardo veloce alle reazioni della stampa internazionale sul concorso cannense. Se il film di apertura Everybody Knows di Asghar Farhadi e Yomeddine di A.B Shawky sono stati mediamente bastonati, Les filles du soleil di Eva Husson è stato massacrato (per tutti Libération: intitolando significativamente, «Éclipse du nul», parla di sceneggiatura oscena). Solo un po’ meglio è andata a Leto di Serebrennikov e al film di Honoré.
Buona l’accoglienza per 3 Faces di Jafhar Panahi (film, a mio avviso, leggermente automatico) e per Ash Is Purest White di uno Jia Zhangke che, per quanto in minore, riesce ancora a incantare.
Molto positivi i riscontri, e in pole position anche per un premio, Zimna wojna (Cold War) di Pawel Pawlikowski (foto). Come per il precedente, premiatissimo Ida resto interdetto dal plauso che riceve un film di alta fattura, comunque migliore del precedente,ma che nella sua esangue ricerca estetica mi pare esaurirsi, parendomi una collezione di quadretti composti con calcolata austerità e ragionevolmente accostati in un racconto facilmente metaforico, ma senza un alito di vita. Un film che mi pare tradurre in bella copia un’idea di cinema d’autore che cerca il plauso dei Festival, trovandolo con sconfortante puntualità grazie alla calcolatissima scelta dei suoi ingredienti e dei relativi dosaggi.
Ottime le accoglienze anche per Alice Rohrwacher e Hirokazu Kore-Eda (ne diremo presto).
Tra i più amati  lo struggente viaggio cinematografico di Le livre d’image di Jean-Luc Godard (è il caso di dire che è sempre il suo ultimo film) per il quale però, stante il carattere del lavoro (in gran parte ricombinatorio e destinato, come è stato poi annunciato, a un’installazione museale), mi chiedo se sia consona la collocazione in concorso (anche attribuirgli un voto risulta difficile). Impossibile da ignorare, obbligatoria la discussione, finisce per diventare un oggetto d’imbarazzo per le giurie che verranno crocifisse, qualunque decisione prenderanno in merito a questo ennesimo testamento del Maestro.