TRAMA
Una macchina con tre ragazze a bordo precipita nel fiume. Solo Mary, organista, riemerge dalle acque e fugge dal paese, ma è perseguitata dall’immagine di un uomo cadaverico.
RECENSIONI
Ignorato alla sua uscita e cresciuto come cult nel tempo, questo ingegnoso, visionario piccolo horror prodotto in proprio parte come una Gioventù Bruciata e chiude nel delirio della danza dei morti, ammantato, affogato dalle musiche per organo e dalle immagini gotiche ed espressioniste del regista, che gioca mirabilmente con i chiaroscuri ed è talentuoso nel comporre sequenze visionarie nonostante l’esiguo budget (33.000 dollari!). Non solo, sa inquietare e mettere in campo più di un elemento disturbante, affinché il racconto non si esaurisca nel solo donna-inseguita-da-mostro: ci sono anche il vicino viscido di Sidney Berger, il sotto-tema dell’organista di chiesa non credente e “punita” dagli incubi, il mistero del parco divertimenti abbandonato. Harvey fa miracoli anche nell’assemblare figuranti e non professionisti in un corpo attoriale non certo eccelso: purtroppo, questo resta il suo unico lungometraggio di fiction in una vasta produzione di documentari, film industriali ed educativi realizzati per la Centron productions di Lawrence, Kansas, dove la pellicola è stata per lo più girata (il padiglione-parco divertimenti abbandonato è invece il Saltaire nello Utah). L’inevitabile trascuratezza per mezzi dal lato tecnico non deve ingannare: ogni inquadratura è in realtà studiata per essere architettonica, pittorica e astratta. In DVD si trova il “director’s cut” di 83’, ridotti a 78’ dai distributori nei drive-in per permettere più spettacoli.
