
TRAMA
Assuefatti al gioco d’azzardo, Bill e Charlie si recano a Reno con un unico grande scopo: sbancare il casinò.
RECENSIONI
Non un altro film sui giocatori d’azzardo: Robert Altman destruttura la narrazione di genere per adottare uno sguardo da pseudo-inchiesta, poco interessato alla tensione sulla vittoria o meno durante le partite, per restituire un mondo e modo di vivere (per replicare l’atmosfera eccitata e assordante delle sale da gioco, si inventa una nuova piattaforma di registrazione a otto piste). Non per questo resta a distanza: si mantiene a stretto contatto con i suoi due bravi protagonisti (eccellente Elliott Gould), fa leva sui dialoghi vivaci e spassosi della sceneggiatura di Joseph Walsh, coinvolge lo spettatore nella caccia al Sogno Americano, si diverte a chiamare i personaggi femminili con lo stesso nome (Barbara), non manca di criticare, da un lato, la dipendenza patologica dal gioco (il Sogno) e, dall’altro, l’opportunismo del Sistema (il banco) che alla fine vince sempre. Ottiene uno dei suoi pochi successi al botteghino.
