Recensione, Western

BUTCH CASSIDY

Titolo OriginaleButch Cassidy and the Sundance Kid
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1969
Genere
Durata110’
Sceneggiatura

TRAMA

I due rapinatori di treni Robert LeRoy Parker, detto Butch Cassidy, e Harry Longabaugh, alias Sundance Kid, sono inseguiti dalle forze dell’ordine e, con la fidanzata di quest’ultimo, si dirigono verso la Bolivia.

RECENSIONI

Indimenticabile western lirico, umoristico e romantico, focalizzato sull'amicizia di due fuorilegge braccati dalla legge (ritratti, con aria meno cortese, anche in Il Sergente Carver di Phil Karlson): sono loro gli eroi (giovani, della Contestazione) a cui ci si affeziona a cuore aperto, grazie alla prova di due mostri sacri (e belli) e alla capace sceneggiatura di William Goldman (Oscar). Un Gangster Story in chiave più ironica e nostalgica, con un ralenti finale da urlo: la fine di un’epoca “western” si specchia nel presente (con l’insolita fuga, per il cinema di frontiera, in Sud America). Oscar alle musiche di Burt Bacharach con la canzone “Raindrops keep fallin' on my head” e alla fotografia (solare e triste allo stesso tempo) di Conrad Hall. L’indimenticabile scena in bicicletta ben esemplifica le anomalie del film nel suo genere.