TRAMA
Il governo americano incarica un sicario professionista di sequestrare un industriale, milionario e di malaffare, in quanto si nasconde e/o non si riesce ad estradarlo.
RECENSIONI
Con senno di poi, Michael Winner s’è rivelato regista ‘indelicato’ che predilige l’action non “riflessivo”: anche montatore, produttore e co-autore del soggetto, in questo caso mette in piedi un racconto-baraonda, un miscuglio di eventi e situazioni al servizio del puro spettacolo fumettistico, spesso molto grossolano, rozzo anche nelle tecniche di ripresa e nel commento sonoro ‘sparato’ di Gato Barbieri. La sceneggiatura del pur (altrove) bravo Gerald Wilson non è né compatta né sagace: se si aggiungono un James Coburn poco convincente e una Sophia Loren che, rughe o non rughe, non ha di meglio da offrire che le sue forme, non restano che il meccanico ritmo movimentato dalla violenza (il film in una scena: il bulldozer che rade al suolo la casa) e la cartolina dai Caraibi. Quel che manca, soprattutto, è una realizzazione più “convinta”, meno commerciale e svogliata: con una scena WoW ogni dieci minuti e un nonsense talmente marcato da essere potenzialmente cercato (il gemello di James Coburn che scompare dal plot…), l’ammiccamento continuo è sintomo di ingenua manipolazione. Ultimo film di Victor Mature con breve apparizione: in generale, tutto il cast di richiamo meritava di meglio.
