Drammatico

BINGUAN

Titolo OriginaleBinguan
NazioneCina
Anno Produzione2014
Genere
  • 67291
Durata119'
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia

TRAMA

Un ragazzo cerca di sfuggire all’autorità della famiglia, ma quando ucciderà accidentalmente un teppistello locale, il suo destino si legherà indissolubilmente a quello del padre. Una donna vittima di violenza domestica trova conforto nelle braccia di un amante, ma proprio mentre pianifica l’assassinio del marito giunge la notizia della sua morte. Un onesto capo villaggio si sta preparando alla pensione, ma un evento straordinario che coinvolge suo figlio aprirà una voragine di fronte a lui.

RECENSIONI


Esercizio di scrittura in cui i diversi blocchi narrativi e le loro diramazioni vengono proposti, lungo l’intero arco del film, per frammenti, l’opera è un congegno in cui le rispondenze della storia emergono gradualmente, in cui il quadro esatto degli avvenimenti, di cui è teatro uno sperduto villaggio cinese, si chiarisce soltanto nel finale. La struttura viene utilizzata per creare ambiguità (chi finge, chi dice il vero) e per tendere trabocchetti allo spettatore: i segreti e le bugie sono la materia che plasma gli sviluppi.
Così, capitolo per capitolo (tre: Gravidanza, Segreti, La bara), il puzzle si ricompone, i vari punti di vista da cui dipartono i fili del racconto tendono a convergere in una sequela di agnizioni: a quel punto le coincidenze si rivelano tali, gli inganni pure, le responsabilità di ciascuno vengono a galla, in luce rimanendo la cattiva coscienza di ciascun personaggio.
Forse non tutto è orchestrato perfettamente, forse il regista pretende un po’ troppo dalla struttura mentre la scrittura un po’ si ingolfa, ma i difetti vengono riscattati dall’ingegnosità dell’intrico mentre a farla da padrone è un umorismo nero da commedia britannica (quella bara che è sintesi simbolica del senso di colpa di un’intera comunità e destinazione ultima della strutturata narrazione) che culmina in una scena smaccatamente comica.