TRAMA
2010: le banlieue parigine vengono separate con un muro dal resto della città. Leito si scontra con il boss Taha per preservare la legalità nel suo palazzo, ma viene tradito dalla polizia che lo imprigiona e consegna sua sorella al malavitoso. Tempo dopo, è affiancato dal poliziotto Damien Tomaso per recuperare una bomba al di là del muro.
RECENSIONI
Luc Besson produce e sceneggia (insieme all’attore Bibi Naceri, qui nel ruolo di Taha) l’esordio dell’operatore di steadicam Pierre Morel, un film d’azione all’americana dove il simbolo delle banlieue parigine non si fa mai politico alla John Carpenter (modello dichiarato), perché gli autori sono più interessati a sparatorie, acrobazie, commedia e tipacci da fumetto. L’unico motivo d’interesse è la tecnica marziale parkour inventata da David Belle per il videogioco Prince of Persia, con meravigliose traiettorie fra salti impossibili e arrampicate da uomo ragno: Morel, assennatamente, le riprende senza effetti di sorta, per esaltarne la veridicità. Il doppiaggio italiano è terribile (la sorella di Leito con sigmatismo non s’ascolta) ma non può danneggiare un sottoprodotto che scimmiotta i tipi cool, le battute e l’action made in Hollywood, con Morel abbastanza inetto nel governare i passaggi dal realismo dell’azione alla caricatura dei caratteri. Tutto già visto (parkour a parte) e in salsa migliore.