TRAMA
2084: Doug Quaid si fa impiantare dalla Rekall inc. il ricordo di una vacanza su Marte, salvo poi scoprire che ci è stato veramente e che la sua vera identità è quella di un agente segreto.
RECENSIONI
Cult movie ispirato al racconto “We can remember it for you wholesale” (“Ricordiamo per voi”, 1966) del grande Philip K. Dick e ideato quindici anni prima da Dan O’Bannon e Ronald Shusett di Alien. Una volta salito a bordo, Arnold Schwarzenegger ha ingaggiato Gary Goldman per una riscrittura e Paul Verhoeven alla regia (con al seguito il team di Robocop): quando è in buona, con le maglie di genere che ne frenano gli eccessi, l’olandese sa essere crudo, crudele e immaginifico, e non fa rimpiangere il dimissionario David Cronenberg, poco soddisfatto delle traiettorie da Indiana Jones volute da Shusett e ideatore dei mutanti su Marte (la spogliarellista a tre seni…). Verhoeven amplia il suo sguardo sulla civiltà dell’immagine e degli interessi capitalistici iniziato con Robocop, moltiplica gli squarci grotteschi e magnificamente ironici (anche Schwarzenegger funziona), è simultaneamente violento e cartoonesco (il volto che si gonfia ed esplode a contatto con l’atmosfera di Marte) e cavalca un plot inusitatamente complesso, che non smette mai di ribaltarsi nelle tracce narrative e di ribaltare lo spettatore con vari orrori buffi e una generosità spropositata di dettagli. Cinquanta milioni di dollari di spesa ed effetti speciali onnipresenti e, per l’epoca, magnifici anche nella vena trash-kitsch (il siamese chiaroveggente incastonato nella pancia di Marshall Bell), al servizio della sublime confusione fra vari livelli di finzione e realtà.