
TRAMA
Eugene, compagno di stanza del pittore sciupafemmine Rick, è un goffo amante di fumetti che gli procurano incubi tutte le notti. I due hanno come vicine la creatrice del fumetto che Eugene più ama e la modella che dona le fattezze all’eroina protagonista.
RECENSIONI
L’ex-fumettista e regista di cartoni animati Frank Tashlin scrive e dirige la quattordicesima pellicola del duo comico, la sua prima con Jerry Lewis e, probabilmente, la migliore della sua carriera (osannata anche da Godard sulle pagine dei Cahiers: Il Bandito delle 11 è puro Tashlin): immancabili le tracce autobiografiche di un autore che realizzava un cinema inimitabile, coloratissimo (vedere, anche, la gag d’apertura con le vernici che inondano poliziotto e uomo d’affari), cartoonesco, colmo di gag visive tipiche dei (anche suoi) Looney Tunes, fra Lewis con gambe di gomma e un crescendo, da territori verosimili a pianeti dell’assurdo. Il soggetto bizzarro, che interseca in vari modi satirici il mondo del fumetto, non va però a discapito della commedia sentimentale, divertente e affettuosa, con Shirley MacLaine che fa la differenza per rendere credibile e adorabile il suo personaggio. Lo script è geniale anche per i suoi riferimenti ironici all’attualità (Guerra Fredda, rincorsa allo Spazio…), l’ambiguità con cui stigmatizza ed esalta l’influenza dei fumetti sui giovani e per l’azzardo (soprattutto per una pellicola Lewis/Dean Martin) nella componente erotica, fra doppi sensi e curve in vista. Cinque canzoni pennellate da Harry Warren e Jack Brooks.
