TRAMA
Gran parte del lavoro di Armando Testa, è un cardine della mia memoria visiva. Grazie al materiale d’archivio ho potuto riscoprire ed approfondire la produzione di un genio, vero precursore della Pop Art. Il suo stile che fondeva e rielaborava arte, moda, cinema e design, era quello che solo molti anni dopo è stato etichettato come “Postmodern”. Ho cercato di raccontare il suo mondo, dialogando con le sue mitiche invenzioni utilizzando la ripresa “passo uno”, tecnica che Testa utilizzò per primo in spot pubblicitari. Armando Testa si definiva “povero ma moderno”, coniugando due concetti apparentemente antitetici. Nella sua poetica questi due elementi, povertà e modernità, si fondono grazie a una creatività e uno stile di vita pervasi di ironia e fantasia, proiettati verso il futuro. (Pappi Corsicato) (dal catalogo della Mostra)
RECENSIONI
Omaggio alla genialità istintiva di Armando Testa, adeguata alle e stimolata dalle logiche del mercato. Impianto meta-televisivo, con la confezione di un programma in cui Lucilla Agosti (che Corsicato dirige verso la macchietta della presentatrice TV, affibbiandole una simpatia forzata e una vena popolare decisamente fastidiose) coordina interviste a personaggi celebri partoriti da Testa (da Carmençita a Papalla, fino a Hippo Pippo), lancia vecchi spot, interventi di familiari, dichiarazioni di Testa stesso. Nel rendere onore e memoria all'artista, Corsicato afferma l'influsso che quel lavoro ha avuto sulla sua poetica, legittima un mondo, povero ma moderno, avanguardistico e autoironico, stilizzato, prettamente estetico e solo di riflesso contenutistico, un modo di pensare l'arte che il cinema in Italia non conosce. Se non con i film di Corsicato. Così, mentre il documentario scorre leggermente frizzante, con gli pseudo-inserti-pubblicitari a sollevarci dal peso insostenibile del programma TV (viene quasi da pensare che sia un equilibrio consapevole), Corsicato, per mezzo di Testa e del suo universo, parla di sé, della sua arte, del suo cinema. Come a dire, in un aggettivo: sentito.
