Poliziesco, Recensione

ARMA LETALE

Titolo OriginaleLethal Weapon
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1987
Durata110’

TRAMA

Martin Riggs è un poliziotto di Los Angeles che soffre di depressione e, nel lavoro, è troppo incline alla violenza e alle armi. Per indagare su alcuni trafficanti di droga e l’omicidio di una ragazza, gli affiancano il più equilibrato sergente Roger Murtaugh.

RECENSIONI

Grande successo (120 milioni di dollari di guadagno, contro una spesa di 15) per un poliziesco convenzionale nel canovaccio e ricco di cliché del genere. A rendere speciale questa produzione Joel Silver (griffe di grido degli anni ottanta/novanta) sono le spettacolari sequenze d’azione (tutto da rivalutare, in pellicole del genere, l’apporto al montaggio di Stuart Baird) e, soprattutto, l'originale personaggio di Mel Gibson, poliziotto scavezzacollo, micidiale (arti marziali miste) e folle, che ride e fa ridere ma, ex-berretto verde distrutto dalla dipartita della moglie, nasconde un'inquietante attrazione per la signora Morte: il giovane sceneggiatore Shane Black imprime una formula tutta sua, dopo un primo approccio maggiormente cupo (contributo umoristico di Jeffrey Boam, non accreditato). Riggs, praticamente, fa tutto il contrario di quanto ci si aspetterebbe da un ufficiale di polizia in situazioni di pericolo (se c’è chi si vuole buttare dal cornicione, lo precede): ciò lo rende, al contempo, letale in modo sadistico e terribilmente divertente. Danny Glover è una perfetta spalla del buddy movie, esatto contrario con “sana” famiglia alle spalle, per una delle più riuscite accoppiate del cinema (qualcuno ha scritto che Mad Max incontra I Robinson). Efficace anche il villain di un redivivo Gary Busey. Musiche di Michael Kamen con contributo alla chitarra di Eric Clapton. In DVD un director’s cut esteso di 117’, con almeno una scena aggiuntiva spassosa (Riggs che, invece che fare sesso con la prostituta, guarda I Tre Marmittoni).