Thriller

APRI GLI OCCHI

Titolo OriginaleAbre los Ojos
NazioneSpagna
Anno Produzione1997
Genere
Durata117'

TRAMA

Lo sciupafemmine César subisce la vendetta di una “ex”: lo coinvolge in un incidente d’auto in cui lei muore e lui rimane orribilmente sfigurato.

RECENSIONI

È la soggettiva di uno psicopatico che confonde i sogni, i ricordi e l'immaginazione o un caso paranormale? Un apologo morale con tanto di vendetta Divina (il protagonista bestemmia Dio, la vita, gli amici e gli affetti) o il vezzo di un regista che ama confondere i sogni con la realtà? Il secondo film di Alejandro Amenábar, dopo Tesis, ha riscosso molto successo presso gli spagnoli, ammaliati da un oggetto intricato che fa del mistero e dell'ambiguità i propri punti di forza: fra incubi, schegge fantastiche e drammi psicologici, si dipana un'anomala traccia amorosa dove, sia lui (vanesio figlio di papà che pretende l'amore solo nel momento del bisogno) che lei (una Penélope Cruz dolce e generosa che davanti al "mostro", però, si tira indietro) fecondano uno iato inquietante tra l'immagine che proiettano all'esterno ed i comportamenti più intimi. Non è casuale che lei sia attrice e lui, L'Uomo senza Volto, porti una maschera come Il Fantasma dell'Opera. Nonostante l'apparenza di "genere" (quello Alto, che ha come modelli Operazione Diabolica, La Donna che Visse due Volte, fino al più recente The Game), il thriller di Amenábar vorrebbe interrogarsi sul segreto della felicità, sull'endemico (e patologico) bisogno di sofferenza dell'uomo che abita in Paradiso e sogna l'immortalità, sulle sfasature create dai giochi di finzione che stanno colonizzando tutto il nostro essere, in un'epoca in cui i soldi possono comprare anche il futuro. La soluzione fantascientifica è di sicuro effetto ma, oltre a non essere del tutto originale (vedi ad esempio l’episodio “Il volto del terrore” di Star Trek Voyager) si preclude una riflessione più compiuta ed articolata sulle molteplici questioni sollevate.