TRAMA
1944: i partigiani greci, guidati da un ex-monaco, sono incaricati dagli Alleati di liberare i prigionieri che il comando nazista sfrutta per trovare antichi manufatti in un’isola. Lo scopo è agevolare l’imminente sbarco delle forze alleate nel Mar Egeo.
RECENSIONI
Nonostante il cast attraente, la produzione sufficientemente ricca e la firma di un regista greco che dovrebbe rivisitare con rispetto una pagina storica del proprio paese (è co-autore anche del soggetto), l’opera non funziona come spettacolo d’azione e avventura (notevole, però, la scena dell’inseguimento con la motocicletta per le strette strade di paese, girata da Vic Armstrong), perché troppo grossolana e colma di cliché. Tanto meno convince il suo passo spensierato-ilare, quanto mai fuori luogo nella prima parte e, comunque, assolutamente non nelle corde del regista. L’assortito cast rispecchia il pasticcio sia nei ruoli sia nelle performance: i “greci” Telly Savalas e Claudia Cardinale, l’archeologo inglese (David Niven), qualche americano, un cuoco italiano (Sonny Bono) e un comandante nazista traditore (Roger Moore). Il film è sceneggiato da Edward Anhalt e Richard S. Lochte, ed è stato girato nell’isola di Rodi come il suo modello, I Cannoni di Navarone (sempre con Niven). William Holden, fidanzato di Stefanie Powers, ha un cameo.
