Noir, Recensione

AMANTI

Titolo OriginaleAmants
NazioneFrancia
Anno Produzione2020
Genere
Durata103'

TRAMA

Lisa e Simon sono inseparabili. Sono innamorati l’uno dell’altra da quando erano adolescenti. Capita una tragedia, provocata dalle attività criminali di Simon. Egli è in pericolo e fugge. Senza Lisa. Lei aspetta invano notizie da lui. Tre anni dopo, è sposata con Leo quando le loro strade si incrociano nuovamente su un’isola nell’Oceano Indiano.

RECENSIONI

Bello l’inizio: i protagonisti sul letto, le carni nude e livide, come in un presagico ritratto di morte. Meno bello il resto. Lisa e Simon si amano, pare, ma lui è un dealer che spaccia robaccia e fa morire un amico. Il giovane sente il fiato della polizia sul collo e vuole lasciare la Francia. Lisa lo seguirebbe: lui fa finta di acconsentire, ma parte da solo. I due si ritroveranno sull’Oceano Indiano, condizioni tutte diverse: adesso c’è di mezzo un marito e la vita agiatissima di lei. Amanti, recita il titolo, ma di questo amore passionale  - che diventa clandestino fino al progetto dell’ovvio omicidio - non se ne rinviene traccia. I due scopano, certo, ma solo perché, in tutta evidenza, è il copione a richiederlo. E l'intera costruzione narrativa suona come un concatenarsi di coincidenze improbabili perché scrittissime.
Per fortuna ci sono gli attori a salvare la baracca: c’è Stacy Martin che ostenta bene il dilemma, nel suo oscillare tra vita selvaggia e lusso sfrenato. C’è Benoît Magimel che ambisce alla stazza (non solo attoriale) di un Depardieu e porta a casa il risultato con pochissimo sforzo, come solo i grandi sanno fare. C’è Pierre Niney che ha quel volto lì e sembra accontentarsene, giustamente.
E poi c’è un noir patinatissimo, sempre sul punto di abortire, che svolta in extremis su una strada chabroliana.
Non è abbastanza, non è pochissimo.