Recensione, Thriller

AL VERTICE DELLA TENSIONE

Titolo OriginaleThe sum of all fears
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2002
Genere
Durata132’

TRAMA

Un gruppo neonazista prende possesso di una bomba atomica inesplosa e, con essa, convince gli Stati Uniti che la Russia li stia minacciando. Solo Jack Ryan è convinto che il nuovo premier russo sia una brava persona ma nessuno, fra Cia e presidente, gli dà ascolto.

RECENSIONI

Seguito di Sotto il Segno del Pericolo, con Ben Affleck al posto di Harrison Ford nel ruolo di Jack Ryan ideato da Tom Clancy (romanzo in questione: ‘Paura senza limite”, dove i nemici erano terroristi palestinesi). Phil Alden Robinson torna alla regia dopo dieci anni, sulla scia del suo I Signori della Truffa (altro thriller spionistico e politico, con bravi interpreti e pizzichi di commedia), con una maggiore impronta, però, di fobie anni sessanta (Guerra Fredda e bomba atomica A Prova di Errore) e stilemi anni settanta, fra ritmo eccitante, scene brevi ma esaustive, approccio corale e traccia politica figlia dei suoi tempi (il film rappresenta il rigurgito delle ideologie imperanti nel XX secolo: comunismo, nazismo, capitalismo…). Per fortuna, anche la sottotraccia sentimentale (Jack Ryan che nasconde la propria professione alla dottoressa di cui è innamorato) funziona con le sue dosi di ironia. Buoni dialoghi di Paul Attanasio e Daniel Pyne e, miracolo, funziona anche Ben Affleck, interpretando un tipo afferrato ma impacciato. Opera di genere, sempre al vertice della tensione, generalmente sottovalutata.