Catastrofico, Recensione

AIRPORT 75

TRAMA

Boeing 747, linea Washington-Los Angeles, 120 passeggeri a bordo: durante un atterraggio forzato dalle cattive condizioni del tempo, l’aeroplano si scontra con un piccolo velivolo da turismo.

RECENSIONI

George Seaton, con Airport del 1970, ha dato il "La" ad una fortunata serie di catastrofici aerei, di cui questo secondo capitolo (seguiranno Airport 77 e Airport 80) è uno dei migliori. La formula è sempre la stessa: più filoni narrativi per presentare i personaggi, ripescaggio di vecchie glorie di Hollywood affiancate a giovani promesse, panico totale durante la catastrofe. Se Seaton era più elegante ma meno incisivo nella composizione, Jack Smight punta con molta efficacia all'effetto angoscia, dopo aver pagato il tributo ai convenzionali siparietti introduttivi. Cresciuto alla scuola thriller di Alfred Hitchcock (ha girato alcuni dei migliori episodi della serie "Alfred Hitchcock presenta") e a quella fantastica di "Ai confini della realtà", sa come orchestrare il terrore e, senza pretese, dona allo spettatore quel che si aspetta: tensione e spettacolo. La critica non ha apprezzato la confezione di plastica e lo sviluppo prevedibile, il pubblico, invece, gli ha tributato un buon successo, meritato. Ultimo film per Gloria Swanson.