TRAMA
Laos, 1969: Billy è l’ultimo pilota arrivato nella compagnia aerea civile ‘Air America’. L’altro pilota, Gene, usa le tratte per vendere armi: entrambi scoprono che tutta l’operazione è pilotata dalla Cia per trafficare eroina e contrastare i vietcong.
RECENSIONI
Il forte compromesso, infine, stona: con tono ilare, anche divertente, e sguardo rivolto prepotentemente all’azione ritmata da canzoni cool, il Roger Spottiswoode di Sotto Tiro (ambientato nel Nicaragua del 1979) affronta un altro tema politico e scottante, cercando di passare il “messaggio” senza impegnare/si troppo, in realtà risultando meno efficace e coinvolgente. Da un lato ci sono gli assunti del libro del 1979 di Christopher Robbins che denunciava i traffici poco puliti della Cia durante la Guerra del Vietnam, dall’altro si è di fronte a un film d’azione dall’impianto spettacolare (gli stunt aerei), ben scritto e messo in scena, con idee e abbondanza di mezzi. Accuse (alla guerra, ai vertici del Laos, alle vie della droga) e sollazzo si accompagnano con un poco di imbarazzo che, una volta superato (più per reiterazione che altro), fa apprezzare un ibrido a suo modo insolito, partorito dall’eccentrico Richard Rush, che voleva girare la prima commedia sul Vietnam (ed è rimasto solo come co-firmatario della sceneggiatura, ora a nome anche di John Eskow). Demeriti a parte, in gran parte funziona perché, insieme, funzionano Mel Gibson e Robert Downey jr.