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TRAMA
Gli ultimi mesi di vita di una governante modello.
RECENSIONI
Opera numero venticinque dellautrice e documentarista cinese Ann Hui, Tao Jie è il racconto piano e autunnale di un sereno tramonto, quello di Ah Tao (unimmensa Deannie Yip), governante impeccabile e madre spirituale di Roger, produttore cinematografico. Instaurando un legame pregnante e profondo tra temporalità umana e naturale (le stagioni), alla maniera di Ozu (dettagli, aurea rassegnazione dei personaggi), la regista compone un ritratto la cui grazia e il cui equilibrio garantiscono limpressione di una semplicità tanto narrativa quanto diegetica. Quest'impressione d'immediatezza e d'invisibilità della messa in scena nasconde un prodigioso lavoro di scrittura a sottrarre gli orpelli, a schivare i ricatti, ad accumulare germogli di sentimento che fioriranno nel moderato struggimento finale. La regista riesce a farci percepire come naturale la generale, pacifica e pacata rassegnazione di tutti i personaggi di fronte all'inesorabilità dell'approssimarsi del tardo autunno. La levità di tocco, il tempismo perfetto nella (giusta) concatenazione degli eventi, la maestria e la generosità con la quale vengono aggirati il bozzettismo nella caratterizzazione delle figure che popolano la casa di riposo fanno del film di Ann Hui una delle opere più intense e riuscite della Mostra di Venezia 2011. Senza aggirare il nodo cruciale (il decadimento psico-fisico, la morte), senza esorcizzarlo ricorrendo a quelle clownerie ammiccanti che ammorbano certo cinema occidentale tematicamente affine (come i recenti L'amore che resta di Gus Van Sant e La guerre est déclarée di Valérie Donzelli), Hui rende conto di una vita semplicemente vissuta e di una morta serenamente accettata. Il sorriso è nelle cose e non impresso dallalto da un narratore-demiurgo furbo e timoroso.