Drammatico, Fantasy

I FIGLI DELLE MILLE E UNA NOTTE

Titolo OriginaleEl Haimoune
NazioneTunisia
Anno Produzione1984
Durata95'

TRAMA

Il maestro di scuola raggiunge il nuovo villaggio che lo ospiterà: è un luogo circondato dal deserto e scopre che gli anziani temono che i loro figli seguano il richiamo dei “renaioli”, ex-paesani che errano fra le dune a causa di una maledizione

RECENSIONI

Un villaggio fantasma che, un tempo, era rigoglioso e immerso nel verde: oggi è in preda alla maledizione del deserto, cioè all'oblio della memoria e della conoscenza (solo un libro... magico può salvarlo). Un maestro può evitare che i figli di un'Andalusia perduta (Nacer Khemir, chiamandola “Grande Madre”, le dedica la pellicola) vengano inghiottiti uno ad uno: può educarli, cioè, a non abbandonare la propria cultura, le proprie tradizioni. La bandiera della speranza è sorretta anche dai bambini che, senza saperlo, aspirano a porzioni di cielo e di mare, a giardini che non hanno mai veduto e non si rassegnano ai "renaioli", gli "smuovitori di sabbia" del titolo internazionale francese. L'esordio di Nacer Khemir, ex-scrittore di fiabe, illustratore, poeta, burattinaio e autore di mediometraggi, ha dato lustro internazionale al proprio paese (che però non l'ha amato), basandosi su di una leggenda orale trasformata in complessa allegoria. Il passo è, a tratti, sin troppo lasco e spossante ma, se si coglie la giusta chiave interpretativa, si resta d'incanto di fronte ad una fiaba da “Le mille e una notte” dove la fantasia è uno stato mentale, non un dato di fatto (dice il fantasma del pozzo: "Un sogno deve rimanere un sogno"), dove il fascino dell'enigma vive in un mondo concreto e si oppone alla civiltà moderna, simboleggiata dall'ottusità dell'ufficiale di polizia.