Drammatico

IT’S ALL SO QUIET

Titolo OriginaleBoven is het stil
NazioneOlanda/ Germania
Anno Produzione2013
Durata93'

TRAMA

Dal romanzo di Gerbrand Bakker, la storia di un agricoltore che vive col padre, in una fattoria isolata.

RECENSIONI


Film tutto di sottintesi e non detti, quello della regista olandese Nanouk Leopold, in cui le immagini e lo svolgimento degli accadimenti conducono - secondo un ritmo dilatato, con uso centellinato di uno score delicatissimo - alla decodifica dei rapporti tra i caratteri in campo: Helmer, un agricoltore (che si divide tra il duro lavoro della fattoria e la cura dell’anziano padre malato e allettato), un suo compagno di lavoro (innamorato di lui, reitera invano l’approccio), la vicina di casa e le sue bambine (uniche varianti all’esistenza monotona dell’uomo). L’arrivo di un giovane aiutante è l’elemento che sconvolge gli equilibri, sorta di creatura angelicata che risveglia i sensi assopiti del protagonista e rompe le dinamiche sclerotizzate della casa. Il ragazzo gli si offre e, anche se viene rifiutato, fa sì che la porta ermeticamente chiusa del sentimento di Helmer si apra. Il giovane può lasciare la casa, riprendere il suo cammino, spiccare il volo, lasciare che il fattore, oramai trasfigurato, scopra finalmente amore e sesso.
Tutto imperniato sulla descrizione della quotidiana fatica, il lavoro, le incombenze del protagonista, It’s all so quiet è film sul cui ordito grava l’inestricato nodo del rapporto tra il padre e il figlio, che si intuisce tessuto di rancori e vecchie ferite. Lavorato su gesti e dettagli, al bando - come si è detto - di ogni superflua verbalità, è un’opera che riesce a non compiacersi del tema chiave dell’incomunicabilità dei protagonisti, sfruttando in maniera sempre efficace il prescelto registro minimale.