Documentario, Recensione

TCHOUPITOULAS

NazioneU.S.A.
Anno Produzione2012
Durata80'
Montaggio

TRAMA

A tre giovani fratelli non è permesso raggiungere un’isola nel mezzo del fiume, così una sera al tramonto decidono di partire in segreto. Una volta arrivati scoprono un mondo di ballerini, musicisti, imbroglioni e ubriachi in cerca di risse che bighellonano come in una sfilata di vizi umani. Ma dove le luci sono soffuse e il silenzio si sostituisce ai clamori della festa, ci sono le persone che hanno scelto di fare di quel posto non solo un palcoscenico, ma la loro casa.

RECENSIONI

Da vedere con(tro) Beasts of the Southern Wild, anch'esso (anche) racconto di una New Orleans post-Katrina, Tchoupituolas conferma il talento espresso dai fratelli Ross in 45365, ulteriore viaggio in America: sinfonia urbana guidata dagli occhi dei tre giovani (e ovviamente non professionisti) protagonisti, è un gioco lungo 9 mesi e narrativamente compresso in una notte, una negoziazione (tramite un montaggio che sa restituire un'estetica della scoperta, l'emozione della sorpresa, il sentimento del lieto corrompersi di un'innocenza) tra il fluire della città, la presenza tangibile della macchina da presa e la recita vitale dei personaggi. Nonfiction, nondoc, non importa. Realismo sognante, visivamente eccitante, in cui New Orleans è incubo malioso a occhi sbarrati, vortice accecante di colori e luci nella notte, jamsession nauseabonda di suoni e rumori, asfissiante carnaio sudato: ma The Big Easy, soprattutto, è una prova per i protagonisti, un Paese dei Balocchi filtrato dal loro punto di vista, una rappresentazione iconografica canonica ma deformata a loro consumo, un paradiso/inferno verissimo, lirico e allucinato che dice dei desideri, delle frustrazioni, degli orizzonti di questi bimbi perduti. Esemplare di quel sentimento teso tra una nuova meraviglia della realtà e la necessità della soggettivizzazione di cui vibra l'immagine digitale, Tchoupitoulas è un'odissea misera e viziata, acqua sporca in cui si riflettono, soprattutto, precisi e mai banali ritratti umani.