TRAMA
“C’era una volta un gatto che morì e rinacque per un milione di volte. Nel corso di tutte le sue esistenze visse un milione di avventure ma non amò mai nessuno. Un giorno però…”. Tratto dall’omonimo libro illustrato di Yoko Sano, uno dei testi per bambini più amati in Giappone, il film è un ritratto della scrittrice e una placida meditazione sul senso della vita carica di affetto ed emozione. (dal catalogo del TFF)
RECENSIONI
Partendo con unintervista allautrice malata terminale di cancro, The cat that lived one million times incammina lo spettatore in una metafisica contemplazione della morale di questa raccolta di fiabe per (grandi) bambini.
In un susseguirsi di ritratti di donne afflitte da un dolore esistenziale che rispecchiano per similitudine la parabola karmica e misantropica di cui si fa portatore il personaggio felino, lautore incammina lo spettatore in una progressiva catarsi del sentire umano.
La sofferenza davanti alla mdp, testimone invisibile che eredita la memoria delle persone cresciute con le pagine del bestseller di Yoko Sano, si quieta nell accettazione (non comprensione) del valore vita/morte, legame indissolubile dove il rimpianto per quanto considerato perduto diventa il punto di partenza per un sentiero zen di liberazione. Si intuisce, senza pedanti didascalismi.
