TRAMA
In un piccolo villaggio sulle rive dell’oceano, diciassette ragazzine dello stesso liceo decidono insieme di rivoluzionare radicalmente le loro tranquille vite di provincia prendendo una decisione sconvolgente.
RECENSIONI
Partendo da un fatto realmente accaduto negli Stati Uniti e riambientandolo in Bretagna, terra dorigine delle due registe, regione scelta per le similitudini geografiche e socio-economiche con il luogo originale, 17 filles racconta la storia di alcune liceali che decidono di restare incinte contemporaneamente.
Il film allinizio si affida a un registro di pura contemplazione mettendo insieme delicati ritagli del quotidiano, dettagli visivi, frammenti minimali di un mondo tutto al femminile restituito in quadri di composizione assai curata. Appena la storia prende forma - e alla prima gravidanza (accidentale) seguono le altre, volute -, lopera mostra tutta la fragilità del suo impianto: le motivazioni delle ragazze sono restituite attraverso un prevedibile florilegio di immature ostentazioni, dialoghi farciti di teorizzazioni vacue, posticce rivendicazioni di autonomia determinate dalla reazione al grigiore della provincia, reazione già annunciata dalle microviolazioni alla disciplina locale e mai resa in modo persuasivo o convincente. La superficiale osservazione delle vite delle protagoniste vorrebbe proporre in costante chiave enigmatica la loro condizione, così come derivata dalla surreale decisione, ma trova solo una stereotipata ambiguità, le relazioni tra i personaggi mancando di spessore, l'ambientazione rimanendo fondale sfocato e il mondo genitoriale ridotto quasi a parodia (la rappresentazione degli incontri tra i responsabili scolastici e i genitori vira poi su una blanda commedia adulta che sbilancia ulteriormente i toni del narrato).
Non basta partire da un fatto vero per rendere veridico un film, non basta unidea di narrazione a determinarne un credibile svolgimento: indecise tra il dire o il lasciare tutto sottinteso, le registe si accontentano di cumulare le (potenziali) storie, come se una tale pratica rendesse quanto vediamo significativo di per sé.
Film superficiale e presuntuosetto, basato su uno scopertissimo piano, reiterato con minime variazioni, in cui lo sforzo simbolico è telefonato, le valutazioni sociologiche lanciate e poi lasciate lettera morta, 17 filles è insomma unoperazione di profondità tutta ipotetica, apologo incompiuto sulla ribellione giovanile che riduce la portata del ragionamento a poca cosa, in cui a essere incostante e indeciso è soprattutto lo sguardo.
Colonna sonora al femminile, tanto per salvaguardare, ancora una volta, lapparenza di un disegno solido.