
(dal 1° febbraio al 30 aprile 2025)
Trimestre complessivamente positivo rispetto a un anno fa, ma ancora in rosso, a volte anche profondo, rispetto al pre-Covid. Pare proprio che alcuni italiani con il cinema abbiano chiuso. C’è da dire che la concorrenza è altissima. Si parla quasi sempre dello streaming come del peggior nemico delle sale, perché tratta la stessa tipologia di prodotto, cioè i film, anche se in realtà lo streaming fa maggiore concorrenza alla televisione, perché tratta la stessa tipologia di supporto, cioè il televisore (ora anche in formato pc, tablet, cellulare, ecc.). È che siamo sempre a caccia di nemici da combattere e di capri espiatori da sacrificare, il fatto è che negli ultimi anni è cambiato completamente, e con grande rapidità, il nostro modo di vivere, quindi a risentirne è anche il cinema. Pensiamo agli eventi sportivi, negli ultimi lustri gli appuntamenti televisivi (in chiaro o a pagamento) si sono moltiplicati e non passa giorno che non ci sia qualcosa di imperdibile per chi è appassionato; considerando che lo sport, calcio in primis, ma non solo, è la fissa degli italiani, diventa anche difficile incastrare un film in sala tra tutti gli appuntamenti che si succedono urlanti e a ritmo frenetico. Sono elementi da considerare.
Tenendo conto di tutti i fattori, e con il supporto di numeri percentualmente positivi, il cinema si sta difendendo tutto sommato egregiamente. Anche se il trimestre comincia molto meglio di come termina. A peggiorare la già fragile situazione è anche una programmazione non sempre in grado di intercettare il grande pubblico. In questo trimestre sono mancati quasi del tutto i blockbuster U.S.A., la cui uscita risente ancora degli scioperi dell’anno scorso di sceneggiatori e attori. Un film Minecraft (€ 11.327.836) è stato un grande successo, mentre Biancaneve (€ 7.174.157) è stato massacrato preventivamente e non è riuscito a riprendersi. Captain America – Brave New World (€ 6.131.857) ha fatto del suo meglio per resuscitare i Cinecomic ma, nonostante risultati più che dignitosi, siamo molto distanti dai fasti del passato. Per fortuna il cinema italiano supplisce, almeno in parte, le carenze da oltreoceano, grazie soprattutto a Follemente (€ 17.497.951) che è il film più visto del trimestre (supera anche l’incasso di € 17.378.357 di Perfetti sconosciuti) e il maggiore incasso italiano del post-Covid dopo l’inarrivabile C’è ancora domani.
In un cinema sempre più, come tutto, polarizzato, sono pochi titoli a fare la differenza e i film medi faticano a ritagliarsi uno spazio. Ormai se esce un thriller, tipo Operazione vendetta (€ 1.088.101) o A Working Man (€ 793.667) o Drop (€ 384.388), tendiamo a bypassarlo, perché è il tipo di film per cui abbiamo ampia offerta in streaming, in cui non manca settimana in cui non incappiamo in qualche spia o violenta vendetta. Ed è ovviamente un peccato perché l’esercizio cinematografico non può vivere solo di eventi (e nei feriali ce ne sono stati vari) o di film che si spacciano per tali. Continua invece a non avere rivali il genere horror che ha dalla sua il valore aggiunto della visione in sala (i brividi fanno più effetto e si è rassicurati dalla collettività a cui si appartiene per le due ore di durata del film) e budget spesso medio bassi che garantiscono più facilmente ritorni economici. In tal senso, nel trimestre hanno fatto il loro sporco lavoro soprattutto Heretic (€ 1.285.451) e The Monkey (€ 1.099.518).
Ma entriamo nel vivo dando un’occhiata ai numeri del trimestre.
BOX OFFICE DAL 1° AGOSTO 2024 AL 30 APRILE 2025
Posizione – Film – Incasso – Presenze
1 MUFASA: IL RE LEONE – € 22.235.996 – 2.877.542
2 OCEANIA 2 – € 21.298.178 – 2.892.742
3 CATTIVISSIMO ME 4 – € 17.699.130 – 2.585.769
4 FOLLEMENTE – € 17.504.603 – 2.402.514
5 DIAMANTI – € 16.109.294 – 2.247.903
6 UN FILM MINECRAFT – € 11.365.246 – 1.502.804
7 IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA – € 9.997.073 – 1.640.401
8 IO SONO LA FINE DEL MONDO – € 9.723.458 – 1.263.821
9 IL GLADIATORE 2 – € 9.618.642 – 1.228.639
10 IO E TE DOBBIAMO PARLARE – € 9.479.415 – 1.244.622
Nel terzo trimestre i film in top-10 consolidano i loro numeri e sono solo due le nuove entrate: Follemente che conquista un ottimo 4° posto, e a forza di piccoli passi (sarà uno dei dominatori nelle arene estive) il prossimo trimestre potremmo trovarlo sul podio al posto di Cattivissimo me 4, e Un film Minecraft che entra al 6° posto e conferma l’importanza delle proprietà intellettuali, sempre più fonte di ispirazione per il cinema. A farne le spese sono Deadpool & Wolverine e Sonic 3 che escono dalla top-10. Scende così di una posizione Diamanti che perde la leadership di film italiano più visto della stagione e perdono quattro posizioni sia Il gladiatore II che Io e te dobbiamo parlare. Stabile, invece, Il ragazzo dai pantaloni rosa che nel mese di maggio raggiunge l’importante cifra tonda di 10 milioni di euro complessivi. Metà classifica è coperta da film italiani che per fortuna sono riusciti a compensare il vuoto di offerta statunitense.
Andiamo a questo punto nel dettaglio dei singoli mesi. Ricordo, come al solito, le preziose fonti: Cinetel, Cineguru, Boxofficemojo, Anec, AudiMovie, Cinema in sala e l’esercente Flavio Baldoni. Gli incassi sono al 30 aprile 2025 e sono specificati tra parentesi, dopo il titolo del film o nei riquadri riepilogativi.
FEBBRAIO 2025
Incassi +7,66%, biglietti venduti +6,55% (addirittura +97,84% sul 2022, ma -26% sul 2019)
Quote di mercato: Italia 45,85% e U.S.A. 30,40%
Al top delle distribuzioni c’è 01 Distribution
Il successo di Follemente, arrivato il 20 febbraio, rivitalizza un mese per il resto senza particolari picchi, in cui l’unico altro titolo in grado di distinguersi è Captain America – Brave New World (€ 6.131.857). Tra gli altri, gode di una lunga tenitura, in cui nei feriali boccheggia per poi rialzare la testa tra sabato e domenica, Paddington in Perù (€ 2.778.195), del resto è un family e il target di riferimento scende in campo quasi esclusivamente nel week-end. Il d’essai ha un sussulto grazie a The Brutalist (€ 2.207.540) che per un po’ sembra potercela fare a essere il film degli Oscar (e comunque ne vince tre) e per essere un film di 216 minuti ottiene un risultato più che lusinghiero. Ottiene un buon riscontro anche Io sono ancora qui (€ 1.439.002), migliore film internazionale agli Oscar, grazie anche a una distribuzione che lo sostiene vista l’ottima media per sala nel week-end di debutto. Nel d’essai si distingue anche Il seme del fico sacro (€ 610.432) che per alcune settimane tiene banco nelle retrovie nonostante la durata monster di 168 minuti. In attesa dell’Odissea, pardon, The Odissey, di Christopher Nolan, se la cava discretamente Itaca – Il ritorno (€ 1.383.371) che esce con poco clamore e cresce gradualmente grazie al passaparola. Funziona meno del previsto, invece, We Live in Time (€ 1.322.698), il film su cui si puntava per San Valentino che forse spaventa per l’aura da cancer movie che lo contraddistingue. Per un paio di week-end fa poi parlare Babygirl (€ 1.315.724), ma il suo target di riferimento, il pubblico adulto, è difficilissimo da snidare. Non decolla invece Companion (€ 429.900) che debutta fuori dalla top-10 (11° posto) nel primo week-end di programmazione di fine gennaio, per poi cadere a perpendicolo al 19° posto già al 2° week-end. Ma i flop del mese, considerando anche il numero di sale in cui sono arrivati, sono Diva futura (€ 169.827 in 338 sale), Tornando a est (€ 102.719 in 152 sale) e September 5 (€ 44.140 in 114 sale). Tra gli eventi del mese il maggiore successo è Becoming Led Zeppelin (€ 456.120), mentre la riedizione più brillante è Paprika – Sognando un sogno (€ 279.887).
MARZO 2025
Incassi +4,55%, biglietti venduti +4,93% (addirittura +77,71% sul 2022 e -9% sul 2019)
Quote di mercato: Italia 44,57% e U.S.A. 32,65%
01 Distribution sempre prima come distribuzione
Marzo può essere considerato il mese delle delusioni, perché sono davvero tanti i film che vanno peggio del previsto. La caduta più rumorosa è sicuramente quella di Biancaneve (€ 7.174.157), film più visto del mese ma lontano anni luce dalle più che lecite aspettative nei confronti di una formula, il remake in live-action dei film di animazione, che finora aveva assicurato incassi faraonici. In Italia va un po’ meglio che in altri paesi, ma la shit storm, cioè l’ondata di critiche, tra l’altro aprioristiche, di cui è oggetto, finiscono per avere la meglio, disincentivando anche il più motivato degli spettatori; diventa così il remake live-action Disney con il peggiore incasso di sempre: 86,2 milioni di dollari negli U.S.A. e 202,5 milioni di dollari worldwide, a fronte di un budget dichiarato intorno ai 250 milioni di dollari (marketing escluso). Lo smacco è tale che la trasposizione live-action di Rapunzel, già in fase di sviluppo, è stata per il momento accantonata. Le delusioni continuano con Mickey 17 (€ 2.638.481), atteso ritorno del regista coreano Bong Joon-ho dopo i fasti di Parasite, flop globale (budget 118 milioni di dollari e incasso worldwide di 131,8 milioni di dollari), e Bridget Jones – Un amore di ragazzo (€ 2.245.386), al quarto episodio del fortunato franchise a grande distanza, non solo temporale ma anche economica, dal glorioso passato (anche se a livello mondiale se la cava discretamente, con un incasso di 134,9 milioni di dollari a fronte di un budget di 50 milioni di dollari). Purtroppo nemmeno l’Italia, a parte Follemente, riesce nell’impresa di attirare davvero le masse e a deludere è soprattutto La città proibita (€ 1.647.839) che, pur avendo tutte le carte in regola per soddisfare un pubblico ampio, viene quasi rifiutato. Tra gli altri, a distinguersi è solo Il nibbio (€ 1.026.024), mentre non ingranano U.S. Palmese (€ 566.874), Muori di lei (€ 488.992) e L’orto americano (€ 265.970). Nella tana dei lupi era stato nel 2018 un successo medio da 2,3 milioni di euro, il sequel Nella tana dei lupi 2 – Pantera non raggiunge invece nemmeno i 500 mila euro. Dopo tanti posticipi l’arrivo di Lee Miller (€ 409.556), in linea con l’andamento internazionale, non lascia traccia. Il film d’essai del mese è Il caso Belle Steiner (€ 425.909), gli eventi premiano Attak on Titan (€ 302.867) e la riedizione di Amadeus (€ 103.258). Il flop del mese è invece The Alto Knights – I due volti del crimine (€ 435.426 in 212 sale). Marzo è anche il mese degli Oscar che hanno effetto soprattutto su Anora, vincitore di cinque importanti statuette. Il film di Sean Baker arriva alla vigilia della cerimonia con un incasso di 850 mila euro, ragranellato in quattro mesi di programmazione dove ha vagato nell’indifferenza, la pioggia di riconoscimenti lo rende per un paio di settimane il film da vedere, torna infatti in top-10 e arriva a fine aprile con un totale di € 2.335.557. Beneficia degli Oscar, anche se in misura nettamente inferiore, anche A Real Pain (€ 638.725). In un mese così scricchiolante per fortuna ci sono gli horror, con Heretic (€ 1.285.451) e The Monkey (€ 1.099.518) a dispensare brividi con moderato successo.
APRILE 2025
Incassi +10,68%, biglietti venduti +7,54% (-37% su 2017-2019 e come spettatori -45%)
Quote di mercato: Italia in calo (41,11%) e U.S.A. in aumento (37,5%)
01 Distribution continua a essere la prima distribuzione
A livello annuale +7,13% su 2024 come incassi e +5,7% come presenze
Al di là dei numeri, il mese di aprile è una vera e propria debacle. C’è infatti un unico titolo che consente alle percentuali di volgere in positivo ed è Un film Minecraft (€ 11.327.836), ma dietro di lui è il vuoto o quasi. Basta pensare che il secondo maggiore incasso del mese è Le assaggiatrici (€ 2.789.310), ma con cifre a distanza siderale, e sono solo due gli altri film che superano il milione di euro di incasso: 30 notti con il mio ex (€ 1.140.914) e Operazione vendetta (€ 1.088.101). Nessuna delle altre proposte decolla, da Queer (€ 944.859), che sconta il fatto di essere un film essenzialmente di nicchia, a I peccatori (€ 915.102), grande successo solo in U.S.A. nel cui contesto sociale è profondamente radicato. Nemmeno un cast all star compie il miracolo, ne è una riprova il deludente risultato di Eden (€ 577.412), mentre si distingue maggiormente Until Dawn (€ 741.153) che conferma come i videogiochi e le proprietà intellettuali siano sempre più punti di riferimento proficui per il cinema. Per quanto riguarda l’Italia cercano il loro spazio, trovandolo solo in parte, Nonostante (€ 766.326) e La vita da grandi (€ 657.388), mentre E poi si vede (€ € 471.101) dimostra come, nonostante il sostegno di una major (Warner Bros), la vetrina del Festival di Sanremo e più di 300 sale a disposizione, non è detto che personaggi televisivi e del web di successo (I Sansoni) ottengano lo stesso riscontro anche al cinema. Modesto anche il risultato dell’esordio alla regia di Luca Zingaretti con La casa degli sguardi (€ 434.728). L’evento del mese di maggiore successo sono le prime due puntate della quinta stagione della serie tv The Chosen (€ 561.492) che sfruttano con tempismo perfetto le festività pasquali, seguito dal buon seguito di Pink Floyd at Pompei (€ 516.745), mentre tra le riedizioni ad avere la meglio è Blade Runner Final Cut (€ 242.305). Molti, decisamente, troppi, i flop, valutati come tali anche in base agli sforzi distributivi: Senza sangue (€ 26.642 in 133 sale), Il bambino di cristallo (€ 66.371 in 181 sale), Opus (€ 79.417 in 195 sale), Il critico – Crimini tra le righe (€ 95.689 in 219 sale), Guglielmo Tell (€ 135.129 in 243 sale), Death of a Unicorn (€ 215.187 in 177 sale), Mr. Morfina (€ 280.951 in 231 sale). Sottotono rispetto ai suoi standard anche David Cronenberg con The Shrouds (€ 166.282).
Per questo terzo trimestre è tutto, speriamo in un quarto e ultimo che riesca a sorprenderci…in positivo, naturalmente!
Cosa è successo prima:
Buona lettura.