Commedia, Recensione

DENNIS LA MINACCIA

Titolo OriginaleDennis the menace
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1993
Genere
Durata94’

TRAMA

Dennis, peste di cinque anni, è il terrore del vicinato. Nel suo tranquillo quartiere s’insinua un losco vagabondo.

RECENSIONI

Il produttore/sceneggiatore John Hughes (il regista, in questo caso, conta poco, anche se Nick Castle è specializzato in film per l'infanzia) aveva iniziato con la demenzialità dei "National Lampoon's"; esaurito quel filone s'è dato ai ritratti dell'adolescenza (Breakfast Club); poi, incoraggiato dal successo di Mamma ho Perso l'Aereo, s'è specializzato in pellicole con bimbi terribili. L'andare a riciclare le strisce (da noi: Totò Tritolo, sul "Corriere dei piccoli") di Hank Ketcham, già portate in Tv nel 1987 da Doug Rogers, è solo una scusa per proporre un altro “Macaulay Culkin” in situazioni simili al citato film di Chris Columbus (ancora un ladro alle prese con la piccola peste) o al buddy-movie grande/piccino già contenuto in La Tenera Canaglia. Un prodotto per famiglie (stucchevoli le strizzatine d'occhio ai valori del focolare contro l'arrivismo individualista moderno) miracolato dalla presenza di Walter Matthau, irresistibile come vittima (aveva già avuto a che fare con gli infanti in Vedovo, Aitante, Bisognoso Affetto Offresi...Anche Baby-Sitter e in E Io mi Gioco la Bambina). Nonostante i semplici espedienti, il tutto sa essere spassoso ed efficace, e il marchio "Warner Bros" assicura un pizzico di cattiveria in più. I conservatori buonisti ameranno questa cittadina "paradisiaca" stile anni cinquanta, gli altri noteranno il lieve sarcasmo presente, ad esempio, nell'entr’acte del cattivo Christopher Lloyd, truccato come Alec Guinness in Oliver Twist, simbolo di tutto ciò che un "buon americano" odia.