Western

LA VALLE DEI MOHICANI

Titolo OriginaleComanche station
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1960
Genere
Durata74'

TRAMA

Jeff libera dagli indiani una donna bianca che fa gola a tre loschi individui per la ricompensa offerta dal marito.

RECENSIONI

Molti western di Budd Boetticher si assomigliano: l'eroe (sempre Randolph Scott) tutto d'un pezzo e solitario (spesso "ex" qualcosa: sceriffo, militare...), l'immancabile bellezza femminile di turno, le riprese tutte in esterni (e negli stessi luoghi), il tema del viaggio pericoloso. Ma questo è proprio la copia carbone del precedente L’Albero della Vendetta, in cui, allo stesso modo, una preda contesa (in questo caso coincidente con l'oggetto del desiderio sessuale, ma il risultato non cambia) portava dei compagni solidali per necessità (contro gli indiani cattivi: ma il regista rimarca che esistono anche quelli "pacifici") ad ordire per fregare il protagonista. Ecco, allora, che entrano di nuovo in scena gli scrupoli di coscienza, e lo sceneggiatore Burt Kennedy offre l'elemento migliore della pellicola, con lo studio di carattere sul giovane Doby. Nel finale l'eroe si allontana ancora solo e randagio, l'amore resta soffocato perché il ricordo della moglie perduta è ancora vivo. Di bello ci sono alcuni tocchi ironici (le finte storie che si raccontano i due antagonisti), maliziosi (un Claude Akins velenoso fantastica sull'evoluzione del rapporto amoroso fra i due protagonisti) e il duello finale. Quel che non si comprende è il comportamento schizofrenico della figura femminile, ingrata all'inizio (se la prende a morte quando scopre che è stata salvata per denaro, invece che ringraziare) e alla fine (da cafona verace, lascia andare Jeff/Randolph Scott senza neanche offrirgli qualcosa o presentarlo al marito). Tanto per sapere: si tratta di Comanche (il titolo originale) o di Mohicani (quello italiano)?