TRAMA
Due giovani che stanno per ricevere ospiti a cena, strangolano senza motivo un amico e nascondono il cadavere in una cassapanca…
RECENSIONI
Mastro Alfred, parlandone con Truffaut, definì Rope “un pasticcio”: come NON dargli torto? Il film è ricordato soprattutto per motivi squisitamente tecnico-stilistici, ed è in effetti un caso emblematico di perfetta realizzazione cinematografica della figura temporale della “scena” (tempo della storia = tempo del racconto). Ma c’è molto di più: Rope non è solo “quel film che è tutto un (falso, per le note limitazioni pratiche della lunghezza delle bobine) piano-sequenza”, Rope è un esperimento-sfida che diventa un gioiello di suspense, Rope è puro Hitchcock voyeur che pedina gli attori armato di cinepresa, Rope è il lato intellettuale dell’Hitchcock conoscitore della letteratura e del pensiero filosofico Otto/Novecentesco, Rope è lo humour nero senza cadute di gusto, Rope è il massimo del realismo ottenuto col massimo dell’artificio, Rope è uno splendido esempio di film godibile e fruibile a TUTTI i livelli, Rope è un Hitchcock oscuro che dà vita a personaggi critici e soffer(en)ti, Rope è un attacco al Div(ism)o che fa del newdeal-er James Stewart profeta di superomismo e implicito mandante di un omicidio. Rope è tutto questo e altro ancora. Rope è uno dei Capolavori di un Maestro insuperato e forse insuperabile. Buona visione.