Carcerario, Drammatico, Recensione

SLEEPERS

TRAMA

Quattro giovani ladri, finiti in riformatorio negli anni sessanta per l’uccisione accidentale di un passante, vogliono vendicarsi delle angherie subite dalle guardie.

RECENSIONI

Dal romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra (interpretato da Jason Patric, l’attore più insulso del cast), un duro atto d'accusa contro il sistema repressivo dei riformatori, fucina di nuova violenza (stile L’Isola dell’Ingiustizia - Alcatraz, sempre con Kevin Bacon). Sorprende, nonostante qualche stereotipo, nella sua ideologia ai limiti dell'anarchia, nel momento in cui sostiene la giustizia privata attraverso la manipolazione della Legge e della fede cattolica. Barry Levinson (anche sceneggiatore e produttore) si conferma intraprendente metteur en scène, con temi (su tutti l’amicizia) e stilemi ricorrenti: si muove sicuro fra dolly, ralenti, flashbacks in bianco e nero, preziosismi formali (il fascio di luce sulla mano che diventa proiezione di una pellicola) e ottima direzione degli interpreti (nonostante le ipocrite esigenze di casting: piazzare quattro "belli" nel ruolo dei protagonisti, per fare cassetta, falsa le buone intenzioni); non ha il talento necessario per rendere realmente potenti l'orrore, il messaggio, la catarsi, ma la sua scrittura è di buon livello, sa far ridere, emozionare (la “libertà” nei 90 minuti di gioco del football), stupire (come chiude il racconto: i criminali creati da una Giustizia fallace non sono criminali…) e rabbrividire al momento giusto, tenendo anche conto che l’autore di solito bazzica la commedia. La sua tragedia parte come commedia generazionale alla Bronx, fra Hell’s Kitchen, soundtrack nostalgico, anticlericalismo e mafia, per poi tematizzare dolorosamente la perdita dell'innocenza, sotto il segno de Il Conte di Montecristo. Robert De Niro (il personaggio migliore, un prete come in L'Assoluzione, diviso fra fede nella Chiesa e nei “suoi” ragazzi) e Dustin Hoffman (la prova migliore, nei panni di un avvocato ubriacone: magistrali le progressive sfumature con cui passa dalla totale inettitudine forense alla presa di sicurezza) sono due mostri sacri.