Giallo, Recensione, Thriller

IL SENSO DI SMILLA PER LA NEVE

Titolo OriginaleSmilla's Sense of Snow
NazioneDanimarca/Germania/Svezia
Anno Produzione1997
Durata115'
Sceneggiatura
Tratto dadal romanzo di Peter Hoeg

TRAMA

La morte di un bimbo, Esajas, apparentemente causata da un incidente, nasconde in realtà un mistero che Smilla, groelandese come la vittima, e sua materna amica, decide di mettere a nudo.

RECENSIONI

L'esiguo talento di Bille August, arginato da una sceneggiatura altrui (di Ann Biderman), dall'intrigante racconto tratto dal best seller di Peter Hoeg e, sopra ogni cosa, dalla prova memorabile di Julia Ormond, reca meno danni del temuto. Favoloso e ben definito il personaggio di Smilla, mezzosangue che soffre la lontananza dalla terra natia (la Groenlandia), incapace di integrarsi nel modello occidentale, solitaria, caparbia, fiera, mordace (il modo in cui affronta la “matrigna”: bella scena), feroce perché ferita, smarrita (si orienta bene solo con la neve), alla ricerca della verità degli spazi aperti, capace, attraverso gli occhi raggelati, di scaldare improvvisamente con un trasporto materno o di guardare morire con moralità impietosa (grande scena finale), dotata di un sesto senso (per l’omicidio, per il personaggio di Byrne, sospetto fino alla fine). Il giallo, per fortuna, cammina da solo, ma la regia fa danni lo stesso: pessimo il montaggio della scena iniziale (anche l’effetto speciale della valanga è posticcio), mal gestiti sia la credibilità dell’intreccio sia lo schizzo dei personaggi, infine grossolani (l'arcigna amante del padre; l'incoerente carattere di Gabriel Byrne; il cattivo di Richard Harris che sembra uscito da un film di 007, in linea con le scenografie alla Ken Adam del laboratorio in Groenlandia). August non riesce nemmeno, pur volendolo, ad aprire il film ad un senso più profondo e lirico (l’uso del paesaggio), dove l'elemento fantahorror (fra La Cosa di Carpenter e i parassiti di Cronenberg) si trasformi in allegoria. Menzione speciale per il piccolo, esordiente, Clipper Miano, protagonista di flashback accorati che donano un senso ammantato di giustizia alla ricerca di Smilla.