Drammatico

THE OGRE

Titolo OriginaleDer Unhold
NazioneGermania/Francia/Gran Bretagna
Anno Produzione1996
Durata117'

TRAMA

Francia, Seconda Guerra Mondiale: Abel è spedito al fronte dalle autorità per espiare un’accusa di pedofilia. Fatto prigioniero, diventa l’aiuto-guardiacaccia in una scuola militare nazista.

RECENSIONI

Da "Il re degli ontani" di Michel Tournier, una favola nera e grottesca che si serve del bianco nero per descrivere non solo il passato, ma qualsiasi situazione in cui Abele (nome biblico emblematico) si sente costretto e prigioniero, in attesa che il Destino lo trasformi in un grande cacciatore e faccia tabula rasa nel fuoco (la rigida scuola cattolica prima, la Francia inospitale poi, la Germania nazista infine), organizzando l'incontro tanto agognato con l'alce della provvidenza, l'animale in cui potrà specchiarsi per assicurarsi di non essere un mostro. "Narrami la storia dell'orco delle fiabe, colma di belve feroci; del re della foresta, asserragliato nel suo castello quando non va a caccia di bambini". Forse è solo la soggettiva di una mente debole ed ingenua, di un pedofilo che cerca rifugio nella fantasia montando un nero destriero, che crede di agire per le forze del Bene e di amare i fanciulli. Il risveglio della sua coscienza, dal torpore del fatalismo che lo lega ad energie primigenie delle tenebre, lo dipingerà ancora in modo elegiaco, come un San Cristoforo che salva l'innocente e monda i propri peccati. Forse è solo un racconto con accenti grotteschi (alla Jiri Menzel) e pittoreschi (suggestiva la mise dell’orco fra cavallo e segugi), potenzialmente aperto ad una stratificazione allegorica complessa, che Schlondorff tratta in modo al contempo oscuro e limitato, evidenziando però che i veri orchi sono quelli che pianificano coscientemente l'orrore e la morte, che esaltano la perfezione (la gioventù ariana) per trasformarla in carne da macello per il fronte. Malkovich no, non ha colpa, non è l'orco de L’Impero del Sole. Dedicato dal regista e dallo sceneggiatore Jean-Claude Carriere a Louis Malle. Le scene di caccia piaceranno poco agli amanti degli animali.