Commedia

QUIZ SHOW

Titolo OriginaleQuiz Show
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1994
Genere
Durata133'
Sceneggiatura
Tratto dadal libro di Richard Goodwin

TRAMA

1958: alla NBC il quiz televisivo “Twenty-one” è uno dei più seguiti. Ma il campione in carica non piace allo sponsor e viene pagato per sbagliare le risposte, facendo vincere il figlio del poeta Van Doren.

RECENSIONI

La migliore prova del Redford regista deve molto alla sceneggiatura di Paul Attanasio (tratta dal libro di Richard Goodwin), che riporta uno scandalo realmente accaduto: la sua scrittura è travolgente senza affidarsi a schemi e linearità con climax, fa miracoli nel gestire un impianto corale di personaggi restituiti a tutto tondo con uno schizzo, lancia innumerevoli dardi avvelenati amaro-sarcastici, appoggiandosi a dialoghi saettanti e forbiti. Redford (che conosce la materia avendo partecipato nel 1959 al quiz Tv “Play your Hunch”) lo asseconda magnificamente nel montaggio veloce ma esauriente, nella tensione drammaturgica, nella speditezza che non tralascia i dettagli, servito da prove attoriali sopraffine: John Turturro ebreo proletario ambizioso, Ralph Fiennes delicato e debole figlio di papà, Martin Scorsese impassibile mercante corrotto, Paul Scofield nei panni del saggista e poeta Mark Van Doren. Se il fulcro è una requisitoria sulla televisione e la corruzione, Redford e Attanasio allargano lo spettro dei loro bersagli, analizzando prima le fisime del contesto (gli anni cinquanta del consumismo, della fobia dei russi, del maccartismo), infiltrando poi temi come l’antisemitismo, il classismo, la connivenza fra i poteri economici/politici/giudiziari e l’esilità del Sogno Americano, per arrivare infine a casi più personali, come quello di Fiennes in competizione con la notorietà del padre e con la propria coscienza, o quello di Turturro invidioso e rammaricato. Lo script non salva nessuno, “corrompe” tutto senza enfasi, prepara meglio lo spettatore alla pietà e infine alla rabbia autolesionista (è il pubblico televisivo che dimentica in fretta e applaude gli esperti di audience ritenuti colpevoli). Morale amara: impera la logica del denaro, degli indici di ascolto, dell’intrattenimento drogato e senza regole, e le vere vittime sono i pesci piccoli, burattini del Sistema.