Drammatico

SANTINA

NazioneItalia
Anno Produzione2009
Durata78'
Sceneggiatura
Tratto dada un capitolo de La storia di Elsa Morante

TRAMA

Roma, dopoguerra. Nello è il protettore di Santina, prostituta di mezza età, e ha con lei un rapporto controverso che contempla amore e follia.

RECENSIONI

Tratto da un microepisodio de La Storia di Elsa Morante (poche pagine) l’ adattamento della vicenda di Santina viene inteso dal regista come ambientato in alcun luogo, ma ancora e letteralmente rinchiuso nelle parole stampate di quel romanzo che quindi si spalmano sulla sostanza della rappresentazione, scritte sui corpi dei suoi protagonisti, riportate su elementi di arredo, porte, muri. Questo è sicuramente l’aspetto più interessante del film: in un cinema come quello italiano, legato a filo doppio alla scrittura a cui soggiogare le immagini, il film di Pignatelli sembra partire da un presupposto uguale e contrario, ponendo l’aspetto figurativo come prioritario e degno di attenzione. Dunque sono indiscutibili la cura e l’inventiva che il regista dimostra per le immagini di un film che ricorda molto il Tulse Luper greenawayano (il lavoro sul visivo in post produzione, le sovrapposizioni, l’uso dell’animazione, i diversi formati, il registro teatrale, l’attenzione per il corpo, persino il look del protagonista e il fare di questa narrazione il frammento di una Storia più ampia) e senz’altro degna di nota, perché particolarmente riuscita, la parte iniziale ambientata nell’istituto religioso. D’ altra parte, riconosciuto il valore dell’approccio e della resa formale, più che interessanti, così come la lodevole mancanza di urgenza nel fornire chiavi e spiegazioni allo spettatore, il film risulta sostanzialmente debole e i suoi ghirigori formali troppo spesso slegati dalla sostanza di sequenze vuotamente compiaciute e dilatate in eccesso.