TRAMA
Medioevo. Una scalcinatissima compagnia di ventura intraprende un viaggio per prendere possesso di un feudo. Durante il cammino dovrà affrontare le più svariate avventure, superare le avversità e, alla fine, per aver salva la vita, seguire un santone in Terra Santa.
RECENSIONI
Uno dei film più puramente comici di Monicelli: la perfetta parodia di un insieme di generi, del Medioevo e del mito cavalleresco insieme, con un umorismo di stampo volutamente popolare. Improbabili avventure, antieroi malandati, un linguaggio inventato ed ibrido assolutamente irresistibile. E soprattutto un Gassman istrionico come non mai (come solo nel Sorpasso forse, anche se il ruolo è completamente diverso), degno capobanda buono a nulla e pieno d'entusiasmo, ridicolo quanto strenuo rappresentante di un codice d'onore e di valori messi continuamente alla berlina, rumoroso ed inconcludente quanto il suo "grido di battaglia". Tutto questo per testimoniare la versatilità dell'attore ed il suo riuscito passaggio da cattivo ideale del nostro cinema a credibilissimo cialtrone tipicamente italiano. Tra le sue prodezze è memorabile il salvataggio della fanciulla da marito: tante buone intenzioni per un esito come sempre disastroso. Una pellicola italiana insolita perché si stacca dal consueto racconto della quotidianità, ma felicissima nei caratteri e nell'omogeneo collage di gag esilaranti.