Drammatico, Recensione, Thriller

PASSENGERS (2008)

Titolo OriginalePassengers
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2008
Genere
Durata96'
Sceneggiatura
Montaggio
Scenografia

TRAMA

La giovane psicologa Claire si occupa di un gruppo di sopravvissuti a un disastro aereo. Finché i suoi pazienti non iniziano a sparire uno a uno.

RECENSIONI

Dopo un'opera irrisolta ma piena di spunti interessanti come Nove vite di donna, Rodrigo García si lancia in un progetto non poco ambizioso, un ibrido fra il thriller cospiratorio e l'amata radiografia dei sentimenti segreti, nascosti, rinnegati. Claire (una Hathaway che, pur fra mille smorfiette, ha una sua efficacia) tenta di riportare a galla i dettagli del trauma subito dai suoi pazienti, ma è lei stessa a chiudere gli occhi sul proprio passato: l'ostinazione la farà scivolare nella paranoia, allontanandola da una felicità tanto improbabile quanto prossima, finché, come in un sogno, tutto diventerà all'improvviso non solo chiaro, ma necessario. Il regista è abile nel tratteggiare un'atmosfera notturna di calma irreale che si fa poco a poco sempre più soffocante, in un giro di vite che culmina nella scena davvero tragica e decisiva del confronto fra il superstite afflitto da amnesia e il dirigente della compagnia aerea. Quello che manca, e che invece era presente nelle precedenti prove del regista (penso anche a Le cose che so di lei), è la capacità di trasfigurare la quotidianità, di (con)fonderne le apparenze e mostrarne il risvolto nascosto: e questo è tanto più singolare se si considerano le caratteristiche del soggetto prescelto, che appunto in quella direzione tende. Le visioni/premonizioni/ricordi sono di una sciatteria costernante, i dialoghi odorano di muffa (il racconto di Shannon) e il quadro dipinto da Eric (un imbambolato Patrick Wilson) suona come una scappatoia troppo facile per infondere un po' di vivacità alla narrazione per immagini. Inezie, comunque, di fronte all'epilogo, in cui la sceneggiatura evoca fantasmi prestigiosi con tutta la classe e l'intelligenza dell'ultimo degli Harmony. Sfizioso il cast di contorno (bentornata Dianne Wiest).