Drammatico

LA PICCOLA LOLA

Titolo OriginaleHoly Lola
NazioneFrancia
Anno Produzione2003
Durata128'
Fotografia
  • 45786
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Una giovane coppia francese arriva in Cambogia per adottare un bambino. Sarà un’impresa.

RECENSIONI

Partendo da un libro scritto dalla figlia Tiffany con Dominique Sampiero, Tavernier mette in scena l’odissea di Pierre e Géraldine, decisi (soprattutto lei, almeno all’inizio) a (in)seguire il miraggio di un’adozione internazionale: lungo la loro via crucis, analoghi pellegrinaggi della speranza frustrata, svariati livelli d’incompetenza e corruzione amministrativa, parecchie tracce del traumatico passato prossimo cambogiano. L’argomento è avvincente, gli interpreti ottimi (ma il doppiaggio cassa ogni sfumatura, induce gli occidentali a rinunciare ai rispettivi accenti – si può solo intuire, ad esempio, il contrasto fra la coppia italiana Marco/Sandrine e gli altri francesi ospiti dell’albergo – e fa parlare i locali come tanti cugini di Charlie Chan), la regia sobria e capace di buone intuizioni (il rapido prologo, l’allestimento della cameretta che fa da contrappunto alla ricerca del bimbo, le confidenze audio che, da diario un po’ svenevole, si fanno decisiva arma contrattuale). Nonostante tutto, però, il film non convince fino in fondo, avvilito da dialoghi spesso ai limiti del fumettone (“in Cambogia sorridiamo tutti, ma abbiamo il cuore in pezzi”), tanti, troppi caratteri sopra le righe che non sanno uscire dalla macchietta, scenate psicologiche che rasentano lo stridulo (e l’inutilmente esplicativo: i tormenti di Géraldine), sporadici quadri di pubblicitaria eleganza (la doccia della famigliola appena formata) che stridono con l’essenzialità brutale, ancorché tinta di tenerezza e umorismo, del disegno generale. Un’occasione (in parte) perduta.