TRAMA
Lai è una giovane donna che gestisce un piccolo ristorante. La sua maggiore priorità è aiutare il fratello tossicodipendente che è in prigione e risolvere antichi dissapori familiari legati alla proprietà di una casa. Un cliente la corteggia con insistenza fino a quando…
RECENSIONI
Immagini da respirare
Un ritratto femminile è al centro del lungometraggio di Huo Jianqi. La protagonista Lai lavora al mercato notturno della enorme città cinese di Chongqing e il film racconta un estratto della sua vita. Più della storia, un riempitivo alla lunga noiosetto e poco coinvolgente, colpisce l’assoluta padronanza del mezzo cinematografico da parte del regista che combina, con risultati di grande fascino, le luci e i colori dei luoghi, valorizzando l’intensa interpretazione della brava Tao Hong, giustamente premiata al “Shanghai International Film festival”. Sono molto belle ed evocative, infatti, le immagini che impaginano il film. Sembra davvero di essere in un mercato notturno di un paese della Cina, se ne respirano gli odori, i ritmi, se ne toccano quasi le forme. La brezza che bagna costantemente di grigio la città arriva a lambire le poltrone del teatro. Il taglio della regia è quasi documentaristico, nel senso che documenta, con estrema precisione e dovizia di dettagli, il mondo in cui colloca la sua protagonista. Vediamo quindi da più punti di vista la città di Chongqing, ne percepiamo la vastità attraverso lunghe panoramiche che vanno di pari passo con l’interiorità di Lai, perduta in un mondo che non offre più risposte ma non rassegnata, volitiva ma non determinata e profondamente ambivalente. Da una parte infatti vorrebbe cedere alle lusinghe di un uomo ricco e ancora piacente, dall’altra sente di poterne fare a meno, di bastare a se stessa. I suo sogni sono la rispettabilità e l’autonomia, e si preoccupa più di essere amata che di amare, cedendo così alle radicate trappole di una società maschilista che vuole la donna come silenzioso oggetto del desiderio. La brava Tao Long si colloca nella visione malinconica ma non greve del regista con grande espressività, donando al suo personaggio fascino e sensualità. Il nuovo che avanza non dà molta fiducia, ma il film non celebra nemmeno le certezze del vecchio, collocandosi in una fragile ma consapevole instabilità del presente.
