EL HABITANTE INCIERTO

Anno Produzione2004

TRAMA

Felix è un architetto che vive in una grande casa. La sua ragazza lo ha lasciato, e lui è depresso e si sente solo. Un giorno, uno sconosciuto bussa alla porta e gli chiede di poter usare il telefono: ma una volta entrato scompare…

RECENSIONI

Dedalo

Dove finisce la realtà e comincia la fantasia? Lo spazio intorno a noi potrebbe essere semplicemente una proiezione dell'inconscio? L'opera di debutto dello spagnolo Guillem Morales prova a sondare il confine incerto tra follia e razionalità attraverso un racconto in bilico tra vita e percezione che, insieme a un innegabile fascino, fornisce, però, più domande che risposte. Il protagonista, abbandonato dalla fidanzata, si ritrova a vivere da solo in una grande casa, con il sospetto che un uomo si sia stabilito in qualche angolo oscuro dell'abitazione vivendo alla sua ombra, cibandosi dei suoi ricordi, succhiando le sue emozioni, rubando la sua stessa esistenza. L'insondabile presenza diventa per il protagonista una vera e propria ossessione, portandolo a una confusione mentale a stretto confine con la follia. Il soggetto, perfetto per un cortometraggio, striminzito per un lungo, diventa nelle mani di Morales, anche sceneggiatore, un complicato gioco a incastri dove luoghi e situazioni si intersecano lasciando trapelare schegge di inquietudine che non prendono mai una forma risolutiva. Le suggestioni si moltiplicano insieme alle ipotesi, senza che i tanti tasselli disseminati nel copione dimostrino una forza al di là dell'effetto del momento.
Il gioco, tirato per le lunghe oltre ogni limite, si dimostra prima sghembo e poi monco, con uno spiacevole retrogusto di vacuità. A sostenere il film l'assolo del protagonista, capace di reggere intere sequenze in modo credibile, e l'abilità del regista nel flirtare con gli spazi senza abusare di effetti sonori e stacchi di montaggio.