Documentario, Recensione

NATURAL BORN STAR

NazioneNorvegia
Anno Produzione2007
Durata75

TRAMA

L’ex attore norvegese Fred Robsham si guarda indietro e racconta la sua vita.

RECENSIONI

Stella caduta

Sconosciuto ai più, il norvegese Fred Robsham arriva in Italia nel 1967 come sommozzatore; arruolato casualmente per i suoi tratti nordici, negli anni ’70 interpreta una serie di pellicole, soprattutto spaghetti western, e si innamora ricambiato dell’icona Agostina Belli. Una storia che dura poco: sostanzialmente disinteressato al cinema, che considera mestiere di passaggio verso la vera passione per il mare, Robsham è ingiustamente arrestato per traffico di stupefacenti. Viene scagionato e torna a casa, ma ormai è troppo tardi: l’uomo risulta affetto da Aids, che ha contratto in carcere per la negligenza del servizio sanitario (una siringa unica usata su più pazienti), Agostina è persa per sempre. Il regista e connazionale Even Benestad viene ricevuto in visita dal vecchio Fred nella sua abitazione di provincia: portatore sano del virus da vent’anni, egli è uno schivo pescatore solitario che generalmente non parla con nessuno. Il documentario punta tutto sul suo volto e si lascia andare al flusso libero dell’intervista: le rughe, le pose e la mimica dell’uomo si alternano a fotogrammi di un passato glorioso, aggiungendovi a tratti l’amabile dono dell’ironia. La memoria torna indietro e inciampa nella contraddizione: Non rimpiango niente, afferma Robsham, ma poi ammette che Le cose potevano andare in un altro modo. Il corretto lavoro di ricostruzione regge e diverte fino alla fine, meritando pienamente la visione; il tasto della tenerezza, però, suona spesso troppo costruito e rende arduo distinguere la realtà effettiva dalla messa in posa. Soprattutto nel ricongiungimento finale: Fred incontra Agostina, ormai anziani si riabbracciano dopo tanti anni, ma non è dato sapere quanto il quadro sia spontaneo e quanto attentamente preparato. Il dubbio rimane.