ANGER ME

Anno Produzione2006

TRAMA

Vita morte e miracoli cinematografico-letterari del genio irreverente dell’underground americano Kenneth Anger.

RECENSIONI

Se risulta per certi versi facile definire, delimitare il lavoro girato in digibeta da Elio Gelmini, videomaker casertano trapiantato in Canada dal 1989, è decisamente più complesso dire chi sia Kenneth Anger e che cosa abbia realmente fatto. L’opera di Gelmini demanda ex principio il suo valore all’oggetto della trattazione: vita e arte di Anger, per l’appunto. Crediamo che il peggior modo possibile per rendere omaggio al nous avanguardistico angeriano sia realizzare un qualcosa che non abbia alcunché di sperimentale, innovativo, caustico, irriverente. Anger me, essendo non altro che una lunga, benché pur sempre estremamente interessante, intervista all’eccentrico autore californiano, si limita (qui comincia e qui finisce tutto il valore sperimentale dell’opera) a sovraporre parole che fuoriescono dalla talking head-Anger a una collazione/collezione d’immagini di repertorio che vanno da Fireworks a Lucifer Rising. In questa monoplanarità sequenziale dall’intento esclusivamente didattico (perché non v’è ombra di altra finalità) naturalmente l’autore di Hollywood Babilonia racconta se stesso infarcendo la narrazione di golosa aneddotica, come le dichiarate (e risapute) ascendenze tra Alaister Crowley e l’opus angeriano. Cui prodest?