Documentario, Recensione

STARTUP.COM

NazioneU.S.A.
Anno Produzione2001
Durata107'

TRAMA

Il documentario segue l’ascesa e la caduta di una dotcom, un’azienda online, la govworks.com

RECENSIONI

E' interessante l'azzardo messo in atto dalle due registe: puntare, in un periodo in cui siti internet sorgevano come funghi, sul sorgere di un'impresa di servizi online, documentando, momento per momento, il dietro le quinte della sua nascita. Due amici vedono crescere la loro creatura, aumentare i profitti, raggiungere la fama in uno spaccato veriterio e deprimente allo stesso tempo: filosofia del soldo a tutti i costi, vite consacrate al dio dollaro, al profitto, al successo; non manca nemmeno il ritiro meditativo nei boschi dello staff aziendale. Ma la fortuna è una ruota e, dopo la rottura tra i due, che fanno a pezzi un legame fraterno, l'azienda piano piano vede diminuire dipendenti e ricavi per chiudere mestamente i battenti. Il docudramma è molto ben fatto, rende adeguatamente lo sviluppo delle dinamiche relazionali e aziendali, gli entusiasmi e i successi dei due, ma colleziona anche momenti molto noiosi (due anni di girato: inevitabile lasciarsi tentare dalla lungaggine): un minimo di sintesi in più e avremmo avuto un ritratto pressochè perfetto dello yuppismo anni 90.

Reality Cinema?

Prendete "Il Grande Fratello" e ai vari Lorenzo e Lalla, sostituite due amici d’infanzia che decidono di fondare una "DotCom", una delle tante micro-aziende che, prima in America e poi nel resto del mondo, hanno sfruttato il boom economico legato ad Internet. I due, grazie alla possibilità offerta agli utenti di pagare qualsiasi tipo di imposta governativa comodamente seduti davanti al computer, divengono in poco tempo miliardari e la piccola società inizia a farsi strada nel competitivo mercato azionario di Wall Street. La storia economica degli ultimi mesi, però, ci ha insegnato che i sogni muoiono all'alba e la bolla speculativa, creata dalle promesse di guadagni poi mai verificatisi, si è presto sgonfiata. Dalle stelle alle stalle il passo è breve e il fallimento coinvolge anche i due giovani e intraprendenti protagonisti di questo atipico esperimento. L'applicazione della formula del "Reality show" al mondo economico è interessante è ha dell'incredibile. Non ci sono infatti attori nel film, ma i protagonisti sono i reali studenti, amici della co-regista, che hanno accettato di farsi filmare durante la loro avventura economica. Sembra pazzesco che i due registi abbiano avuto libero accesso a vere riunioni private, a sfoghi personali, a dati aziendali. Eppure la macchina da presa non pare interferire minimamente sulla realtà e i protagonisti risultano perfettamente a loro agio sotto l'occhio indiscreto della telecamera. Interessante come specchio dell'attuale mondo economico, "Startup.com" soffre però dei limiti di ogni "Reality show": l’incapacità di mantenere desta l'attenzione. Tutto appare vero, ma incredibilmente piatto. Non a caso una puntata de "Il Grande Fratello" dura al massimo venti, venticinque minuti. Potrebbe essere rivalutato in televisione, suddiviso in puntate all'interno di una trasmissione di carattere economico.